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domenica 13 Luglio 2025
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​“Effetto domino negativo sui negozi del centro a causa della chiusura alle 18 di bar e ristoranti”

VASTO. Dateci la possibilità di lavorare, siamo a terra!”.

A nulla sono valse le manifestazioni che si sono sollevate in quasi tutte le piazze italiane in segno di protesta contro le misure restrittive imposte dal Governo.

Anche a Vasto le attività commerciali si sono riunite per condividere preoccupazioni e gridare soluzioni che “non solo devono arrivare il prima possibile, ma che devono essere concepite nell’arco di almeno due anni” (Leggi).

Ieri, 2 novembre, il presidente Conte, intorno alle 12, è tornato in diretta dalla Camera dei Deputati per comunicare le misure per l’emergenza da Covid-19 e che oggi saranno siglate in un nuovo Dpcm (Leggi).

La chiusura di bar e ristornati alle 18, intanto, ha creato un effetto domino pericoloso anche sulle attività di vicinato che “sono penalizzate specie in quell’arco orario più produttivo e che va proprio dalle 17.30 fino a chiusura”.

A dirlo è Marco Corvino, presidente del consorzio Vasto in Centro, dopo la prima settimana dall’ultima misura messa in campo per fronteggiare l’avanzare del virus(Leggi)(Leggi).

Quest’ultimo continua a mordere e a causare problemi alle tasche degli imprenditori che nonostante tutto resistono.

“Noi non abbassiamo le saracinesche, anche se di fatto sono venute a mancare festività, movimento, incontro e, soprattutto, quelle passeggiate che, nell’occasione di un aperitivo o una cena finale, possono indurre le persone a comprare. Lo facciamo anche per il bene della città stessa, per tenere vivo il più possibile il centro storico. Speriamo arrivino interventi da parte dello Stato, un ristoro a fondo perduto per quelle attività maggiormente colpite dalla chiusura”, conclude Corvino