VASTO. “Ancora una volta leggiamo un comunicato stampa del consigliere Edmondo Laudazi –dichiara l’assessore alla mobilità sostenibile, Paola Cianci – in cui diffonde, notizie manipolate nell’ormai inutile tentativo di creare conflitti tra i cittadini e l’Amministrazione comunale. Una sorta di ultima spiaggia prima di affondare.
È evidente che il consigliere de Il Nuovo Faro non ha ben capito di cosa sta parlando.
Secondo Laudazi le Bike Lane creerebbero addirittura una guerra civile tra categorie di ciclisti, commercianti ed automobilisti.
Come mai tutto ciò non è successo in quei Comuni d’Italia che le hanno già realizzate compresa la vicina Pescara o che le stanno realizzando in questi giorni come a Teramo?
Perché il Governo Nazionale avrebbe previsto questa opportunità di promozione della mobilità sostenibile, di facile realizzazione, se la conseguenza fosse stata quella prospettata dal consigliere? La risposta sta nella normativa che le prevede ovvero il Decreto Rilancio che definisce le corsie ciclabili transitorie uno strumento di regolamentazione del traffico alla luce dell’aumento dell’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto urbano, registrato soprattutto in seguito alla pandemia.
Dedicare una corsia ciclabile sulla carreggiata non significa realizzare una pista ciclabile con le sue peculiarità tecniche e normative. E noi del centrosinistra lo sappiamo bene perché abbiamo realizzato nel 2010 la prima pista ciclabile a Vasto Marina e promosso la Via Verde Costa dei Trabocchi mentre Laudazi progettava gli impianti nella Zona Industriale di Punta Penna.
Lo scopo delle suddette corsie – sottolinea l’assessore – è di dare la possibilità ai ciclisti di percorrere la strada in sicurezza e agli automobilisti di prestare attenzione quando la viabilità è promiscua tra diversi mezzi di trasporto. Una sorta di mediazione tra esigenze diverse e tutte legittime che vanno tutelate comprese quelle dei commercianti che non subiranno nessuna limitazione da questa importante novità anche in termini di parcheggi. Infatti si stanno moltiplicando le iniziative di alleanza tra la mobilità ciclistica ed i commercianti perché con la bicicletta si può parcheggiare davanti ai negozi, tanto che abbiamo dato l’incarico di realizzare le rastrelliere. L’arroganza di Laudazi nel minimizzare il lavoro, condiviso con le diverse associazioni cittadine interessate, svolto dall’architetto Alessandro Tursi esperto di progettazione sulla mobilità ciclistica e presidente Nazionale della Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bici), è sintomatico di quanto il consigliere abbia una visione del territorio ben lontana dallo sviluppo sostenibile che queste tipologie di interventi intendono promuovere e la cui normativa di riferimento è disciplinata a livello nazionale ed europeo. Il Presidente Nazionale di Confesercenti ha definito la bici il miglior amico dei commercianti. Infatti anche le associazioni di categoria hanno dimostrato di saper guardare avanti attraverso una campagna promossa da Fiab, Confesercenti e CNA.
“La spesa quotidiana? Prima la bici” a differenza di Laudazi ancorato ad un sistema di sviluppo arcaico e superato. Si tratta, quindi, dell’ennesimo tentativo del consigliere Laudazi – conclude Paola Cianci – di sollevare il polverone che si rivela ancora una volta un buco nell’acqua. Dopotutto non è un caso che le pressioni politiche per evitare il passaggio della Via Verde nei pressi dell’ingresso a Sud della Riserva Naturale e delle attività di ristorazione di Punta Penna vengano proprio dal suo mondo che la ritiene invasiva per la Zona Industriale, scelta a cui ci siamo opposti anche in Consiglio Comunale. Pertanto rispediamo con forza al mittente l’invito a tornare a casa soprattutto se arriva da chi, come Laudazi, si avvia verso la strada del tramonto con il suo bagaglio di proposte che tutelano solo gli interessi privati prima di quelli pubblici dei cittadini vastesi.”