VASTO. "Quello che resta è una sensazione di soddisfazione che però aleggia tra la vergogna e la rabbia. Da una conta sommaria il 70% dei rifiuti raccolti sono scarti plastici derivati da attività di pesca, il 30% è merito della distrazione, della maleducazione e dell’inciviltà. Colpevoli tutti, anche noi".
Scrivono così su Facebook due vastesi che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e rendersi utili per l'intera comunità.
Si chiamano Mattia Perrotta e Greta Carla Arienti e lo hanno fatto perché i giovani sono veramente consapevoli oggi dell'importanza di fare ciascuno nel proprio piccolo qualcosa per rendere il mondo un posto migliore. Certamente meglio di come politiche, al contrario poco assennate, hanno fatto probabilmente finora.
Ma ormai i temi ambientali sono al centro dell'agenda 2030 e scuola, associazioniamo e tante realtà, toccate da percorsi di sensibilizzazione, fanno la loro parte per inculcare nei ragazzi la consapevolezza della necessità di rispettare la natura.
Ed è questa profonda sensibilità che ha animato le braccia dei due ragazzi vastesi in un gesto volontario che spesso raccogliamo sul nostro giornale. Azioni che mostrano quanto sia importante "fare" ed "agire". Non basta, insomma, solo parlare.
Con loro presenti anche i ragazzi di #IoNonRestoAGuardare che da circa due anni si prendono cura delle spiagge vastesi rimuovendo ogni genere di rifiuti che si assiepano puntualmente sugli arenili.