mercoledì 5 Febbraio 2025
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Bike lane: “Servono a educare l’automobilista, non a proteggere fisicamente i ciclisti”

VASTO. "Ieri il comitato spontaneo di Vasto Copenaghizzata ha fatto una cosa che nessuno a Vasto ha fatto.

Ieri ha contattato l'Arch. Alessandro Tursi (progettista del BIciplan di Vasto) il quale ha aiutato a capire che, prima cosa, le norme europee sono molto stringenti ed impongono divieti ed obblighi ben precisi. E le bike lane, come tutto il biciplan, di Vasto sono conformi alle ferree regole europee. 

Secondo punto è che in nessuna città al Mondo è possibile fare ciclabili in ogni strada, per ovvi motivi, nemmeno in Olanda, nemmeno in Danimarca. 

Ha spiegato che il fine delle bike lane non è proteggere fisicamente il ciclista bensì educare l'automobilista a rispettare chi va in bici. Sembra strano ma è così, l'automobilista vede una striscia bianca in terra e non la oltrepassa e comprende che il ciclista ha diritto ad essere lì. 

Inoltre ha sottolineato che tutti i Comuni guardano al Bilancio, anche Vasto. Una striscia bianca a terra costa praticamente zero e quindi ha un rapporto qualità-prezzo eccellente. 

Altro aspetto è che esemplare è il caso di Corso Buenos Aires a Milano.

Anche lì le opposizioni organizzarono proteste e oggi è utilizzata da 10.000 ciclisti al giorno con evidentissimi benefici in termini di riduzione di traffico e di incidenti;

In conclusione Tursi ha detto che tra l'altro, nel progettare il Biciplan di Vasto, ha fatto riferimento anche al Manuale Fiab che di recente è stato lodato da Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti".