mercoledì 5 Febbraio 2025
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Poliziotti aggrediti con uno sgabello alla Casa lavoro, Sappe: “Ora basta!”

VASTO. La Casa di Lavoro di Vasto resta al centro delle cronache per le continue violenze e gli atti di aggressione contro il personale di Polizia Penitenziaria di cui si rendono protagonisti alcuni detenuti (Leggi) .

Ultimo grave episodio, ieri, sul quale riferiscono Giovanni Notarangelo, segretario locale SAPPE, e Giuseppe Ninu, segretario regionale per l’Abruzzo del​ Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il primo e più rappresentativo della Categoria: “Durante il turno notturno, uno dei due poliziotti penitenziari addetti alla sorveglianza dei tre piani detentivi della Sezione I della Casa di lavoro avvertiva un forte odore di gas provenire da una cella, nella quale è ristretto un internato di giovane età: l’uomo stava sniffando del gas dalla bomboletta che è consentito detenere per cucinare i pasti. Avvisato immediatamente altro personale di Polizia di supporto, vista la gravità dell’evento in corso (pochi mesi fa venne trovato morto un detenuto nella Sezione circondariale della Casa di Lavoro proprio per gli eccessi dovuti ad abbondante sniffo di gas) i colleghi sono entrati in cella ma l’internato, evidentemente alterato, si scagliava contro i tre, brandendo uno sgabello”.​ 

Pesanti le conseguenze per i poliziotti penitenziari: “uno dei poliziotti, caduto durante l’ingresso in cella, si è ferito e il successivo trasporto in Ospedale ha accertato​ la rottura del collo del femore mentre un secondo Assistente Capo ha subìto una frattura della mano nel tentativo di non essere colpito al volto dallo sgabello”.

Il SAPPE denuncia “lo stato di abbandono del personale di Polizia Penitenziaria della Casa Lavoro di Vasto” ed auspica urgenti provvedimenti: “l'amministrazione penitenziaria non ha emanato alcun dispositivo sulle regole di gestione e soprattutto d'ingaggio per fronteggiare i soggetti violenti, abbandonando al proprio destino la Polizia Penitenziaria che purtroppo opera, nei turni di servizio quotidiani, senza uomini sufficienti e senza mezzi idonei per fronteggiare questo gravissimo dilagante fenomeno, che mette ad alto rischio l'incolumità del personale.​ ​ Il SAPPE adesso dice veramente basta!​ Va bene il rischio del mestiere ma a questo punto sta diventando sempre più pericoloso fare questo lavoro senza uomini e mezzi appropriati e senza una formazione adeguata”.

Questo pomeriggio, a Roma, il segretario Generale del SAPPE Donato Capece​ incontrerà il Dirigente Generale del Personale del DAP Massimo Parisi al quale chiederà di disporre l’invio urgente di Agenti per la Casa di Lavoro a Vasto per fronteggiare le violenze e le carenze di organico.

E ricorda che da mesi il SAPPE “denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti​ e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri.

Nella Casa di Lavoro di Vasto la violenza è continua e questo è intollerabile”.​ Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa”, conclude. “E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”.​