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lunedì 18 Agosto 2025
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Clima diffidente alla Fca-Stellantis, l’affondo della Fim: «In gioco le sorti dello stabilimento»

TERMOLI. «Restare in silenzio significa essere complici». Se associamo questa locuzione allo stabilimento Fca-Stellantis di Termoli c’è di che essere preoccupati e non poco. Perché? La prospettiva occupazione del principale insediamento industriale molisano è fondamentale per le sorti del nostro territorio. Ad allarmarsi è stata la Fim-Cisl, con un documento molto duro e senza sconti: «Che il peso specifico di Psa rispetto a Fca in Europa e nella neonata Stellantis fosse così imperante, non lo si poteva immaginare ed è difficile da comprendere. Ma… oggi quello che come Fim-Cisl stiamo notando è il pesante riassetto organizzativo e ciò che nel nostro stabilimento molisano subiamo in maniera imprescindibile sono le decisioni che i vertici aziendali hanno imposto alla nostra Dirigenza, senza tenere conto di quello che lo stabilimento Termolese negli anni ha saputo sempre dare e ha saputo sempre rappresentare. Oggi viviamo solo scelte che vanno in controtendenza ed in maniera unilaterale, senza che ci venga prospettata una visibilità su quello che è il futuro immediato del nostro sito… la parola d’ordine è efficientamento ed incertezza.

L’unità cambi C520 un progetto spesso dichiarato obsoleto con circa 400 lavoratori interessati, oggi è in forte difficoltà, ed a questo si aggiungono le sempre più insistenti voci di una possibile sua dismissione nell’immediato futuro…la speranza è di una immediata smentita. L’Unità motori del glorioso Fire ha una netta discesa produttiva da  800.000 a circa 130.000 motori l’anno, ed un numero di addetti divisi tra chi oggi vive sistematicamente fuori dallo stabilimento in regime di Cigo-Covid, senza avere una giusta opportunità di rotazione, e  chi invece ha una regolare continuità lavorativa. Tali situazioni in un momento così particolare sono inconcepibili tanto da lasciare potere discrezionale a chi da troppo tempo decide chi deve sopravvivere e chi no, snobbando il tanto decantato codice etico. Ad oggi sembra di respirare una pesante aria di esuberi, anche qui ci piacerebbe una smentita ufficiale. L’unità Motori T4 e V6 a pieno regime produttivo, almeno per tutto il 2021 garantiscono flebili speranze, cosa che invece non sembra dare quello che dovrebbe essere il futuro dichiarato del nostro sito, il motore GSE FIRE-FLY, in ritardo nei programmi di produzione annunciati all’inizio della ristrutturazione di Termoli 3. Tanto è vero che a detta di qualche “responsabile” di officina pare esser già obsoleto, sostanzialmente “nato morto”, speriamo siano solo uscite a vuoto e che invece al più presto le nuove produzioni possano dare la possibilità di un reintegro di tutti i lavoratori nelle varie aree produttive che attualmente subiscono il ricorso alla Cigo vivendo con il disagio della chiamata alla giornata…

Nel ribadire di voler essere smentiti sulle voci che circolano, vogliamo ricordare che spesso le decisioni di pochi pesano sul futuro di tutti, quindi se realmente ci avviamo ad una nuova fase di rinnovamento diventa necessario che tale opportunità di gestione non si affidi ai soliti attori, (il tempo passa per tutti). Come rappresentanti dei lavoratori in merito allo scenario prospettato  manifestiamo una profonda preoccupazione per il futuro della nostra realtà Molisana. La Fim-Cisl Molise alla luce degli ultimi incontri fatti con i vertici aziendali ritiene che per costruire un futuro con Stellantis è necessario partire da un confronto basato sulla trasparenza e sulla partecipazione, ricordando in particolare a qualcuno il senso di appartenenza al nostro territorio e allo storico stabilimento Molisano».