TERMOLI. I giorni trascorrono, inesorabili, le incertezze restano. Non si può far finta di nulla dinanzi al nuovo corso di Fca dopo il debutto di Stellantis, che ha riunito sotto l’unica insegna due storici gruppi come Fiat e Peugeot-Citroen (con Opel).
Per questo, i sei sindacati più rappresentativi tra quelli presenti nei consigli di fabbrica, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm, AqcfR, Fismic e Ugl metalmeccanici, hanno richiesto a livello nazionale, ai Ministri Giorgetti e Orlando, e al capo delle relazioni industriali de Biasi, di riconvocare un vertice al Mise.
«Le scriventi Organizzazioni sindacali, sono a chiedervi di riconvocare il tavolo con Stellantis, per proseguire il confronto sul futuro piano industriale e le garanzie occupazionali per tutti gli stabilimenti italiani e nella transizione energetica per tutti a partire dal confronto sindacale tenutosi a Melfi fino alla necessità di costruire in Italia una giga factory e di assegnare a tutti gli impianti dai motori all’assemblaggio agli enti di staff una missione produttiva e di attività che garantisca l’occupazione e le prospettive per il futuro».
Nel pomeriggio di venerdì scorso a Melfi si era conclusa la trattativa tra Stellantis e le organizzazioni sindacali che ha portato alla firma di un accordo importante per lo stabilimento” di Melfi. Dal 2024, a Melfi sarà allocata la produzione di 4 nuovi modelli completamente elettrificati ognuno di un brand diverso ed in più un’area di assemblaggio batterie elettriche; nel contempo a Melfi si continuerà con la produzione delle vetture attualmente in loco e non solo, anche l’evoluzione delle stesse previste e confermate nel piano industriale 2018/2022.
Nei giorni scorsi, in Molise, si era riunito anche il direttivo provinciale dell’Ugl metalmeccanici alla presenza del segretario nazionale della Federazione, Antonio Spera. Presenti tutti i quadri dirigenti dei Metalmeccanici Ugl, la discussione è stata incentrata sulla crisi che sta colpendo l’automotive e sulle ripercussioni che potrebbero interessare il sito di Termoli, dovuto anche alla transizione verso l’elettrificazione. Spera ha ribadito la massima attenzione del sindacato in questa fase delicata, in attesa del nuovo piano industriale di Stellantis, che non può non tener conto del sito termolese, da sempre stabilimento di punta nella produzione dei motori.
«Da questo direttivo è emersa la volontà di coinvolgere anche gli organi politici molisani per arrivare ad una maggiore unità sindacale. Serve urgente una politica sindacale industriale a tutela del territorio che si proietti a difesa del lavoro e dell’occupazione in Molise ridando speranza – conclude Spera – con punti d’incontro e dialogo, al futuro lavorativo che deve essere sistema cardine e di riferimento per le future relazioni tra sindacato e lo stabilimento Stellantis Termoli ed il suo indotto ad esso collegato».
Interviene anche la Fismic-Confsal, col segretario provinciale Giovanni Mercogliano, in merito alla vertenza Fca-Stellantis. «Dopo l’incontro che si è tenuto tra le organizzazioni sindacali e la direzione Hr Stellantis di Termoli e, a seguito anche di quello tra Fismic-Confsal nazionale e il Governo sul settore Automotive, vogliamo fare alcune riflessioni in merito. Il perdurare della crisi pandemica con conseguente utilizzo della cassa integrazione Covid-19 ha messo in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie con retribuzioni ben al di sotto degli standard. Ma quello che preoccupa adesso è il futuro del settore Automotive in Molise! Il prossimo piano industriale ci dirà le mosse di Stellantis per gli stabilimenti italiani ed è evidente che puntare sulle auto elettriche, come già annunciato per lo stabilimento di Melfi, porterà una tecnologia tutta nuova che soppianterà poco alla volta e nel giro di qualche anno la produzione di motorizzazioni classiche. Gli stabilimenti di meccanica in Italia qual è lo Stabilimento Stellantis di Termoli, che produce appunto motori e cambi, insieme alle aziende dell’indotto e dei servizi come verranno inseriti in questo processo evolutivo del settore automotive!!? Lo Stabilimento di Termoli deve essere protagonista anche nella galassia Stellantis, ed è pronto a raccogliere ogni sfida che l’industria dell’auto richiederà, nel presente e nel futuro».