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giovedì 7 Agosto 2025
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Disastro in Lussemburgo, il vastese Luca Storto: “Davanti casa auto nel fiume in piena”

VASTO. "Mi sono affacciato alla finestra e ho visto una macchina trasportata dal fiume in piena. Dopo aver recuperato fiato da quegli attimi di choc, mi sono accorto che, come me, tante erano le persone che guardavano a bocca aperta la stessa scena".

Non è un film, né l'inizio di un romanzo catastrofico.

È il racconto di un giovane vastese, Luca Storto, che vive da 7 anni in Lussemburgo, a pochi metri dal Mosella.

Quest'ultimo, insieme a Sure e Alzette, è tra "i fiumi che hanno contribuito ad alimentare la calamità naturale che sta colpendo Germania, Belgio e Nord Europa", spiega il giovane. 

E intanto il Governo si è già mosso per gestire l'emergenza, stanziando fondi cospicui per risarcire le comunità maggiormente colpite. 

"Il Primo Ministro Bettel ha dichiarato ufficialmente lo stato di catastrofe naturale, messo a disposizione 50 milioni di euro e attivato una linea telefonica di emergenza. Un'organizzazione tale per cui il disastro è accompagnato da un clima di fiducia. Non sono preoccupato, anzi mi sento molto rassicurato, tanto che sto andando a lavoro regolarmente, anche se la stessa azienda ci ha invitati ad utilizzare i dispositivi per smart working di cui ci avevano già dotati durante il lockdown, qualora lo ritenessimo opportuno". 

Una situazione che sembra, dunque, sotto controllo, anche se le immagini mostrano le conseguenze di preoccupanti cambiamenti climatici: "Per le strade c'è tanto fango e la poltiglia del fiume ha bloccato anche i treni. Si vedono le acque gonfie che trasportano ogni genere di detriti, ho visto anche delle panchine. Alcuni miei colleghi che provengono da Echternach sono stati trasferiti in albergo poiché è una delle città ad essere stata completamente evacuata".