MOLISE. La diaspora vaccinale tra Molise e Abruzzo ha funzionato per settimane, dopo il via libera dell’Asl teatina di Chieti-Vasto, che aveva dichiarato di aprire le frontiere ai turisti, in modo libero e indiscriminato per la somministrazione del preparato anti-Covid. Ma c’è forse chi ne ha abusato e allora portoni chiusi, come si dice. Lunedì mattina qualche residente in Molise si è recata a San Salvo, prima al centro vaccinale, quindi in una farmacia, ma ha ricevuto lo stop alla possibilità di vaccinarsi.
La stessa si era iscritta sul portale dell’Asrem da due mesi e forse vista l’attesa ha pensato di varcare il confine, ma l’operazione non ha dato i frutti sperati. Addirittura, come corredo del diniego, è stata additata una presunta disposizione proveniente dal Molise, ma l’Asrem ha smentito tale circostanza, mentre dall’Abruzzo è arrivata una conferma nel senso opposto. I turisti hanno libero accesso ai vaccini in caso di un soggiorno comunque prolungato, di almeno 15 giorni, questo quello che abbiamo saputo ieri. «Non è possibile vaccinare un molisano o pugliese che viene qua un giorno e basta, hanno messo questa regola», ci riferisce qualche bene informato.