VASTO. Federico Racciatti e Claudio Miscione sono due giovani studenti del Liceo Scientifico delle scienze applicate del "Mattei" di Vasto. Ecco cosa pensano in merito al ritorno a scuola con le norme di sicurezza previste nel nuovo decreto ministeriale “Piano scuola 2021-2022”.
“Disponiamo della volontà di riprenderci la normalità e perciò siamo disposti a accettare tutti i mezzi e le norme che ci garantiscano tale condizione. Abbiamo nostalgia della scuola in generale, di tutte quelle vicende scolastiche che sappiamo essere importanti per la nostra formazione e maturazione. Vogliamo la scuola in presenza, la possibilità di andare in gita, i momenti di condivisione più stretta tra noi giovani , il tornare a svolgere educazione fisica come un tempo ed addirittura anche l’ansia che precede un compito o interrogazione. Speriamo sia l’anno buono per poter rivivere tutto questo.”
In questo modo i due diciassettenni vastesi comunicano la loro sofferenza e la loro volontà di riprendere la vita scolastica quanto prima ed in ogni modo.
La riapertura di tutte le scuole è ormai imminente ed il governo ha previsto il decreto ministeriale “Piano scuola 2021-2022” insieme al decreto legge “Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti “
Dopo aver esposto loro i diversi punti su cui si articolano i decreti, molti dei quali simili a quelli già adottati lo scorso anno scolastico, abbiamo chiesto le loro opinioni a riguardo.
Prima però i ragazzi intervistati hanno tenuto a precisare quanto segue a proposito dell’operato della scuola sulla gestione della sicurezza e della didattica dell’anno scolastico 2020-21:
“Ci hanno provato, ma il covid ha colto tutti, anche il personale scolastico, impreparati. La gestione non è stata delle migliori dal nostro punto di vista ”. Cosi affermano i due giovani a cui seguono le parole di Federico “ disponevamo di entrate separate e il distanziamento all'interno dell'edificio scolastico era rispettato ma negli spazi all'aperto ed al di fuori dei cancelli gli assembramenti non venivano contenuti. Vi sono stati anche diversi casi di covid non comunicati in maniera tempestiva dalle famiglie di ragazzi in diverse classi.”
Claudio invece ha voluto soffermare l’attenzione sui trasporti, da sempre centro del problema nella gestione dei contagi “ho avuto modo di constatare, a detta anche di miei compagni che abitano nell'alto vastese, che vi è un numero non sufficiente di autobus. Ciò comporta numerosi assembramenti sia all'interno del mezzo sia nelle zone adibite all’attesa degli studenti”.
Tra i punti esposti dai decreti in merito alla ripresa delle lezioni scolastiche vi sono: l'attività svolta per ora esclusivamente in presenza, distanziamento interpersonale di almeno un metro, l’utilizzo di dispositivi di protezione, l’obbligatorietà per tutto il personale scolastico del certificato verde (Green pass) fino al 31 dicembre 2021, molte disposizioni relative a pulizia e igienizzazione, l’erogazione di più ampi spazi fino a giungere al supporto psicologico e pedagogico-educativo gestito da esperti nel settore.
Alla domanda se fossero d'accordo con queste misure e se potessero apportare modifiche e/o aggiunte in merito, loro si sono trovati d'accordo nel condividere le norme. In particolare hanno ricordato l'importanza del green pass come passo fondamentale per ripartire in sicurezza nel corpo scolastico. A tal proposito entrambi hanno dichiarato “E’ giusto che rimanga non obbligatorio tra noi giovani al fine di frequentare le lezioni, ma dal nostro punto di vista riteniamo questa certificazione necessaria per garantire , in piena libertà e sicurezza, attività scolastiche ancora negate come lo sport di contatto, l’autogestione e gite scolastiche, tutte importanti per il ripristino di una normalità tanto cara a noi giovani”.
Hanno poi espresso la loro piena adesione alla norma che prevede l’implemento dell’attività psicologica e pedagogico-educativa in tutte le scuole , aggiungendo che “questa possibilità di avvalersi di esperti nella nostra scuola era già presente, però ora più che mai ritorna utile tra noi ragazzi, soprattutto dopo il periodo difficile che abbiamo vissuto in casa per la didattica a distanza , lontani dai luoghi di socialità”.
Tra i buoni propositi che si aspettano dal nuovo anno scolastico che li attende non mancano il poter ritrovare al loro quarto anno di liceo i compagni dopo la pausa estiva e il poter ritornare a concepire la scuola in presenza e in sicurezza com’è sempre stato, ossia nella normalità.
Un grande augurio va ora a tutti i ragazzi di ogni fascia di età che a breve riprenderanno gli studi, a cui si augura di fare il meglio e che il passato vissuto sia solo un mero ricordo da tramandare alle future generazioni di cui loro sono stati forse i più colpiti.