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venerdì 25 Aprile 2025
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Nell’election day lo stress test per social e WhatsApp ko: riflessioni nell’era digitale

ABRUZZO. Beh, questa non l’avevamo proprio mai vissuta, mai gestita e nemmeno mai sopportata.

Il blocco totale di social e messaggistica di casa Zuckerberg, che ha colpito vastamente WhatsApp, Facebook e Instagram nel giorno dello spoglio elettorale ha mandato in tilt e in crisi le reti di trasmissioni dati, non solo quelle digitali, ma anche quelle fatte di gruppi di persone che a cascata sciorinavano gli aggiornamenti, per i media, ma anche per gli stessi gruppi politici.

Per un pomeriggio, quello di lunedì 4 ottobre, sì è tornati all’antico, alle telefonate, agli sms addirittura, o convergendo sulla piattaforma Telegram, che ha retto, seppur sotto pressione visto il traffico dati molto più intenso del solito.

Ci siamo resi conto in un baleno di come le nostre vite, specie per chi opera in determinati settori, sono legate a doppio filo a queste applicazioni, forse anche per colpa nostra, per assuefazione e comodità nel loro utilizzo.

Quanto avvenuto stimola senza ombra di dubbio una riflessione, ma lo stress-test di ieri è stato in parte anche salutare, facendoci tornare indietro di due lustri almeno, imponendoci di tornare alla comunicazione più creativa e tradizionale.

Anche nel campo delle interazioni digitali “in media stat virtus” si conferma la migliore terza via, quella senza eccessi, né primordiali, tanto meno avveniristici.