mercoledì 12 Febbraio 2025
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Cobas: 11 ottobre sciopero generale a Chieti

ABRUZZO. "Andrà tutto bene" si diceva in piena pandemia. Così non è stato! E’ sotto gli occhi di tutti l’utilizzo dellapandemia per promuovere piani di ristrutturazione produttiva e sociale, già da tempo auspicati dallegovernance dell’UE e dal Fondo Monetario Internazionale: un Patto per l’Italia che va verso una riforma peggiorativa per le lavoratrici e i lavoratori su pensioni, ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro, flessibilizzazione estrema del mondo del lavoro con ampliamento dell’ utilizzo di somministrazioni di manodopera e contratti a termine, il favoreggiamento delle esternalizzazioni al ribasso e delledelocalizzazioni, lo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli appalti della Sanità e della Pubblica Amministrazione e la liberalizzazione dei subappalti. 

Di fronte a questo scenario, vi è la necessità e l'urgenza di una risposta decisa, compatta e coordinata: per questo le organizzazioni del sindacalismo di base (CONFEDERAZIONE COBAS – CUB – SGB –SLAI COBAS – USB– USI CIT) . I punti salienti per il comparto SCUOLA sono:

– il rinnovo del CCNL, scaduto da 3 anni, con un significativo recupero per tutti del potere d’acquisto degli stipendi, calato del 20 % negli ultimi decenni; il ruolo unico per i docenti di ogni ordine di scuola;

– la riduzione del numero degli alunni per classe (massimo 20; 15 in presenza di alunni diversamente abili); – investimenti massicci nell’edilizia scolastica e nel trasporto pubblico, con interventi sia immediati che di

lungo periodo, per garantire effettivamente la scuola in presenza e in sicurezza;

– l’assunzione di tutti i docenti con 3 anni di servizio e degli Ata con 2; l’abbandono dell’algoritmo per assunzioni e supplenze con convocazioni in presenza; la revisione dei criteri per l’organico Ata (aumento continuo delle competenze richieste agli amministrativi; spazi da gestire e numero di esonerati dalle pulizie per i collaboratori; estensione dei laboratori informatici al primo ciclo per i tecnici);

– dire NO alla didattica delle competenze addestrative (che ha prodotto solo analfabetismo cognitivo) e per una nuova scuola che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi;

– dire SI alla campagna di vaccinazione volontaria e NO al greenpass a scuola con sanzioni in costituzionali; chiedere tamponi salivari gratuiti e con efficacia settimanale per chi non può o non vuole vaccinarsi; presidi sanitari nelle scuole per valutare l’andamento della pandemia e tutelare la salute di lavoratori e studenti;

Presidio di protesta a CHIETI alle ore 10:00 davanti alla Prefettura in corso Marrucino