MONTENERO DI BISACCIA. La struggente melodia della hit più nota di Frank Sinatra, My Way, ha scandito i minuti finali dell’ultimo saluto al 39enne Vittorio Quaglia, ragazzo benvoluto da tutti a Montenero di Bisaccia, vittima del tragico infortunio agricolo avvenuto domenica sera a Mafalda.
Una chiesa di San Matteo Apostolo gremita come più non poteva essere, viste le restrizioni anti-Covid e tanta gente all’esterno, dove la funzione religiosa celebrata dal parroco don Stefano Rossi e concelebrata dal parroco di Palata, don Franco Pezzotta, è stata amplificata in filodiffusione, per permettere a tutti di poterla seguire.
I funerali e la benedizione del feretro hanno segnato l’ascesa al cielo di Vittorio, un ragazzo davvero speciale, che alla passione per arte e letteratura affiancava con umiltà e dedizione anche il duro lavoro nei campi, con le parole dell’omelia rivolte ai genitori Nicoletta e Giuseppe e il fratello Guido, assieme agli altri familiari, che l’hanno seguita con in mano la foto del loro carissimo strappato agli affetti prematuramente da un destino così tragico.
All’uscita della bara, portata a spalla lungo la scalinata, tanti applausi sinceri e commoventi e in volo palloncini bianchi per rappresentarne il candore d’animo che Vittorio aveva, in una Montenero di Bisaccia affranta per l’ennesimo dramma che ha ferito la comunità, stretta attorno alla famiglia nel giorno di lutto cittadino proclamato dalla sindaca Simona Contucci. Municipio con bandiere a mezz’asta e atmosfera mesta di commozione e dolore per l’ultimo viaggio di un figlio di tutti.