MONTEODORORISIO. Da vent’anni combatte con la malattia di Lyme, detta anche “imitatrice”, perché spesso viene scambiata con patologie neurologiche e, quindi, non diagnosticata correttamente. A volte assume addirittura le sembianze di sclerosi multipla o fibromialgia. Il limbo nel quale si trovano le persone colpite genera in molti casi anche la depressione, proprio perché non ci si sente capiti o le cure restano meri palliativi poiché non adatte alla guarigione.
A causarla è un’infezione trasmessa da zecche, dovuta a batteri del genere Borrelia.
Cefalea, affaticamento, dolore, insonnia, ansia, rigidità nucale, dolori muscolari e articolazioni gonfie e dolenti, disturbi intestinali. Questi sono solo alcuni dei sintomi migratori che portano ad un abbassamento delle difese ummunitarie.
“In pochi la conoscono, compresi molti medici che non la sanno diagnosticare. Io stesso mi sono dovuto documentare personalmente per venirne a capo e poter trovare una cura efficace”.
A raccontarlo alla nostra redazione è Nicola Generoso, consigliere comunale di Monteodororisio, che ha deciso di sensibilizzare la comunità su un tema particolarmente importante quanto poco noto.
“Voglio ringraziare pubblicamente il dottor Francesco Ricci, medico del reparto Malattia infettive dell’ospedale di Chieti, nonché ex sindaco, per la sua grande professionalità e soprattutto umanità. Ritengo che sia un grande professionista che sa mettere a disposizione della comunità tutta la sua esperienza per aiutare chi ha bisogno. Chi è in difficoltà, chi non riesce a trovare la strada della guarigione, vedendosi allo stesso tempo respinto o forse non capito da altri medici in corsia, può contare su di lui perché in ogni modo cerca di capire quali siano i problemi vissuti. Dimostra sempre di essere una persona veramente umana e lo ringrazio infinitamente sperando che sia di esempio per tutti. La sanità ha bisogno di medici con queste grandissime qualità.
Per me è diventato un punto di riferimento, una sicurezza ed un sostegno. Inoltre ringrazio il dottor Sante Di Rocco, il mio medico curante il quale mi dà ogni tipo di supporto e il dottor Paolo Fazii della sezione di Microbiologia dell’ospedale di Pescara, uno dei pochi che conosce la malattia di lyme e che sa affrontare i pazienti con grande professionalità e umanità”.
In America questa malattia, che non è mortale ma dalla quale si può guarire, è molto comune e tanti sono i personaggi famosi che ne sono stati vittima, da George W. Bush agli attori Richard Gere, Alec Baldwin e Ben Stiller, nonché la cantante Avril Lavigne.
L’intento di Generoso è quello, dunque, di offrire la propria esperienza per portare alla luce le problematiche relative a questo morbo. Se quest’ultimo, infatti, viene diagnosticato e curato in tempo con terapia antibiotica ed antiparassitaria, si può guarire anche in poco tempo.
“Dobbiamo fare in modo che la sanità si attivi per una campagna di informazione e di sensibilizzazione efficace. La malattia colpisce molte più persone di quello che si pensa e spesso queste non ne sono consapevoli”, conclude Generoso.