VASTO. “Il recente episodio di danneggiamento e taglio di alberi nella pinetina all’interno della riserva naturale Marina di Vasto rende ancora più evidente l’urgenza di una gestione efficiente della stessa riserva. Gestione che abbia come primario obiettivo la conservazione naturalistica, propedeutica a ogni altra questione di valorizzazione ambientale e turistica.
Questo deprecabile fatto segue tanti altri come – due soli esempi – la disastrosa situazione nella quale versa la delimitazione dell’ambiente dunale, con paletti e corde asportati da mesi e i danneggiamenti alle dune durante i lavori di aratura dell’arenile.
L’ultimo episodio dimostra come questa riserva sia stata fino ad ora gestita in modo fallimentare, soprattutto se si pensa che il supporto tecnico al Comune nella gestione era svolto da WWF e Legambiente (non più da Luglio 2021) che, in questo campo, avrebbero dovuto essere una garanzia; invece non lo sono stati affatto perché non hanno praticamente inciso niente sulla riserva Marina di Vasto e hanno, tra le altre cose, lasciato nel nulla il tanto declamato e annunciato censimento botanico e faunistico da parte di un ecologo. Eppure tale censimento sarebbe stato importantissimo per iniziare a mettere mano alla conservazione della Riserva, a partire dal controllo e dalla tutela della nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus), ormai uccello simbolo delle spiagge italiane e nella riserva vastese tutelato solo dai volontari del GFV nel gruppo operativo della SOA Stazione Ornitologica Abruzzese.
Confidiamo che il nuovo assessore all’ambiente affronti al meglio e urgentemente il problema della gestione (in attesa dei fondi del progetto Life Calliope, la Riserva deve pur avere una sua quotidianità!) e memore anche dei tanti errori del passato che non possono avere attenuante alcuna, né per il precedente assessore e né per le due associazioni”.
GFV Gruppo Fratino Vasto, il coordinatore Stefano Taglioli