VASTO. “Nei giorni scorsi sono state diffuse notizie mediatiche rispetto ai vari procedimenti giudiziari correlati alla tragedia che, nello scorso aprile 2021, interessó lo psichiatra Trotta Sabatino a seguito di misura cautelare nella Casa Lavoro Vasto.
Rinnovando l’incondizionata fiducia nell’operato della Magistratura competente – affermano Giuseppe Rucci (FP CGIL Chieti) e Giuseppe Merola (FP CGIL Abruzzo Molise) – è altrettanto doveroso evidenziare le ataviche precarietà penitenziarie, che ormai da tempo, afferiscono il buon andamento dell’Istituto vastese, a partire dalle croniche carenze organiche che compromettono – come da tempo denuncia la FP CGIL – l’assetto gestionale, con consequenziali difficoltà che non soddisfano il reale fabbisogno organizzativo.
Lavoratrici e lavoratori della Polizia Penitenziaria, Funzioni Centrali e sanità svolgono, ogni giorno, un lavoro encomiabile e di profonda umanità, per garantire i sani diritti costituzionali, nonostante i continui affanni che continuano a verificarsi al penitenziario di Vasto, specie durante le varie fasi pandemiche dove sono state assicurate apprezzabili misure preventive per il COVID 19 – continuano Rucci e Merola -Nel nostro Paese urgono interventi concreti, investimenti, risorse ed una seria riforma strutturale dell’intero sistema penitenziario, con il rafforzamento dell’esecuzione penale esterna – concludono i sindacalisti – per esautorare condizioni di sovraffollamento, aggressioni, suicidi di operatrici/tori e detenuti (sempre più in escalation).
Governo, istituzioni e politica scendano in campo. La Giustizia non resti un’utopia sociale”.