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giovedì 10 Luglio 2025
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“Pandemia e guerra hanno causato sfiducia, chiediamo a Gesù il bene che ci salva”

VASTO. Dopo due anni di stop per la pandemia è tornata la processione del Venerdì Santo a Vasto, così come in tutte le altre città. 

I fedeli si sono raccolti nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova in San Pietro per poi procedere alla rievocazione del funerale del Cristo morto. 

I rappresentanti delle varie Confraternite cittadine e i fedeli hanno portato la statua del Cristo, la Madonna Addolorata e i simboli della Passione, quest’ultimi custoditi nella chiesetta della Madonna delle Grazie lungo le strade del centro storico per culminare al cospetto della Concattedrale di San Giuseppe. Qui don Gianni Sciorra ha detto: “La storia della Passione è carica di amore e racconta di violenza, dolore, sofferenza e morte. I membri del Sinedrio, Pilato, la folla, i soldati. Tutti si scagliano contro Gesù che è solo e innocente. Non ha alcuna colpa ma diventa destinatario della violenza di tutti. I discepoli anche lo lasciano solo e si lasciano vincere dal male. Giuda tradisce e Pietro rinnega. Nessuno rimane nell’amore. Possiamo chiederci cosa fa Gesù di fronte a tanta violenza. Gesù non reagisce, non risponde al male con il male e resta sottomesso all’amore perché l’amore di Dio è più forte della morte. In questo momento così difficile dove la pandemia ci ha fermato e la guerra sta riportando nel mondo il dominio della violenza, siamo disorientati ma non dobbiamo cadere nel perimetro del male che si manifesta oggi come sfiducia, scoraggiamento e nella paura di rimanere soli e di essere abbandonati e senza prospettive. Gesù è l’unica prospettiva di speranza e di pace che possiamo seguire e vivere. Dobbiamo fare la sua volontà ogni giorno con i limiti e le fragilità che ci appartengono. Chiediamo a Gesù di donarci il bene che salva”. 

Altra processione, guidata dal parroco padre Luigi Stivaletta, si è svolta anche a Vasto Marina.

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