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venerdì 9 Maggio 2025
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Dal Carnevale di Scerni alle opere in pietra e riciclato: la mostra di Panfilo D’Ascanio

SCERNI. È un artista artigiano poliedrico, nonché uno dei fondatori del Carnevale Scernese. E da maestro cartapestaio da anni si cimenta anche nel plasmare materiali diversi dando piena libertà alla sua grande manualità e originalità. Attinge dalla natura sia i materiali che l’ispirazione per le sue creazioni operando una “semplice scrostatura” più o meno profonda dello strato grezzo esterno per poter liberare la preziosa materia prima senza alterarne l’essenza. 

Le opere di Panfilo D’Ascanio sono esposte in una mostra dal titolo “L’arte della pietra e del legno” fino al primo maggio presso Palazzo Raimondi a Scerni. 

E sta suscitando grande interesse anche a livello antropologico perché dietro ogni lavoro c’è la precisa visione dell’autore come “percezione umana” della materia lavorata. La pietra inanimata e il legno di alberi e arbusti caduti per via delle intemperie, prendono vita mostrando la loro bellezza e le essenze nascoste che lui estrapola traendo dalla natura ciò che la stessa gli ha ispirato o suggerito in quel momento.

Centinaia sono le sue realizzazioni di cui, di fatto, non riesce a tenerne il conto. 

E non finisce qui. Perché la forza prorompente di D’Ascanio si concretizza nella musica, in quanto piattista della Banda Musicale di Scerni e anche in un altro grande progetto che segue già da diversi anni.

Tra le opere di recupero e ripristino non ci sono, infatti, solo quelle di materiali grezzi, ma di veri e propri luoghi. 

Ha riportato alla vita le dimore degli abitanti e degli allevatori protagonisti della Transumanza di S. Eufemia a Maiella, Caramanico e Rocca Caramanico. Posti meravigliosi cui ha saputo, con sapiente pazienza ed intelligenza, ridare dignità e lustro e che oggi sono visitati da tantissimi turisti.