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mercoledì 30 Aprile 2025
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Fuga gas, Felice e Leone: “Cupello è ai limiti del disastro ambientale”

CUPELLO. “Dissesto Finanziario, Centrale Fotovoltaica Elio1 all’abbandono e alla mercè dei ladri, roghi all’impianto di riciclaggio (ma sarebbe bene chiamarla discarica) di Valle Cena e non ultimo per importanza perdite di gas dall’impianto di stoccaggio di Metano di contrada Montalfano.

È questa la fotografia che esce del nostro comune. Un comune allo sbando che negli anni ha visto l’avvicendarsi di amministratori incapaci di una programmazione reale e consapevole, dettata da megalomania e da atti contrari a qualsiasi logica per il bene del Paese.

Eppure, le condizioni favorevoli c’erano tutte. L’impianto di riciclaggio di Valle Cena era agli inizi degli anni ’80 il fiore all’occhiello di questo paese. Un impianto che cambiava la logica ambientale e che dal rifiuto e dal suo riciclo poteva far nascere la sua ricchezza.

Ma scelte volutamente sbagliate, complice le politiche nazionali volute dai governi di centrodestra e centrosinistra, e sostenute dagli slogan ripetuti in tutte le TV che il privato è efficiente al contrario del pubblico, hanno trasformato quello che poteva essere il volano di questo paese in scelte scellerate e fallimentari con sperpero di denaro pubblico e soprattutto mettendo a rischio la salute dei suoi cittadini.

È di ieri il servizio di Report su RAI3 sulle perdite di Metano dai nostri impianti, tra cui quello che più ci riguarda da vicino (Leggi).

Valle Treste è il sito più grande di stoccaggio italiano ed è situato nel nostro comune, a Montalfano. In questo sito è previsto lo stoccaggio per il gas ma la manutenzione di questa struttura è alquanto fatiscente come dimostrato dello stesso servizio con perdite considerevoli di metano.

Ma la cosa più grave è che chi dovrebbe controllare e tutelare la salute dei cittadini è alquanto dormiente.

Emblematica è la reazione stupita del Vice-Sindaco di Cupello Travaglini, che nonostante abiti a dieci metri dall’impianto di stoccaggio, non si era mai accorto di nulla, malgrado da parte di associazioni e gruppi consiliari di opposizione siano stati lanciati allarmi sulla situazione di Montalfano. Il classico esempio di incompetenza amministrativa di chi è più propenso a parlare del nulla invece che occuparsi dei suoi concittadini.

Quello che invece deve far riflettere è il rumorosissimo silenzio dell’Assessore all’ambiente Oreste Di Francesco. Mentre a Stogit si chiedono soldi per finanziare feste e soprattutto passerelle personali, nessun amministratore le impone di adeguare le sue fatiscenti strutture e salvaguardare la salute dei cittadini.

L’incompetenza di questa Amministrazione Comunale è ormai acclarata sia dal deficit di bilancio che da quest’ultima vicenda. Il mancato controllo e monitoraggio del territorio e delle imprese che su quell’aera operano fa sì che ci si affidi al privato e che nessuno lo ispezioni. 

Non si controlla l’impianto di Valle Cena, non si controlla il deposito di stoccaggio a Montalfano, non si controlla l’impianto fotovoltaico. 

Tutte opere realizzate con soldi pubblici e lasciate nelle mani dei privati che non hanno nessun interesse nel tutelare l’ambiente. Cupello che doveva essere il Comune capofila dell’intero meridione come Centro per la tutela ambientale, si è trasformato in un luogo che tra l’impianto di riciclaggio trasformato in discarica, l’impianto fotovoltaico all’abbandono e le perdite di metano a Montalfano si troverà ad affrontare una emergenza ambientale di grandi dimensioni che ovviamente ricadrà sulle spalle dei cittadini.

Le perdite di metano a Montalfano, non sono solo spreco, in una situazione particolare come quella che stiamo affrontando in questi giorni per le scelte scellerate del governo di appoggiare incondizionatamente le politiche imperialiste statunitensi per tagliare fuori l’Europa dai rifornimenti del gas russo.

Le emissioni di metano nell’atmosfera sono altamente inquinanti e dannose per la salute perché aumentano i rischi di malattie respiratorie, cardio-respiratorie e di tumori. Secondo quanto stimato dall’ARPA Emilia-Romagna, una tonnellata di ossido di azoto dà luogo alla formazione di 880 chili di particolato secondario (PM 10). Secondo l’Associazione Medici Cattolici Italiani il particolato secondario andrà a formarsi quando i fumi, ricchi di ossidi di azoto, reagiranno con l’aria e i componenti inquinanti presenti, siano questi originati dall’agricoltura, dal traffico o da altre fonti.

L’International Society of Doctors for Environment (ISDE) sottolinea che le quantità di emissioni fuggitive del metano (perdite che avvengono inevitabilmente durante le fasi di estrazione, trasporto e stoccaggio) fanno sì che il metano produca un effetto clima-alterante circa 84 volte più potente del carbone nel breve termine e circa 30 volte nel lungo.

Quindi come si può ben evincere la situazione cupellese è alquanto delicata e ai limiti del disastro ambientale. Per questo è necessario che il controllo sia effettivamente popolare vista l’incapacità degli Amministratori. Pertanto invitiamo tutti i partiti, le associazioni, i gruppi consiliari e i cittadini ad attivarsi per un vero e proprio controllo popolare attraverso i comitati civici di tutte le attività pubbliche affidate ai privati e in modo particolare a quelle che stanno causando e causeranno negli anni a venire notevoli danni ambientali e di salute per tutta la popolazione. 

Ribadiamo l’assoluta necessità di un fronte unitario di tutte le forze di opposizione siano esse esterne o interne al Consiglio Comunale per chiedere a gran voce le dimissioni del Sindaco e della Giunta Comunale”.

Partito Comunista

Il Segretario Regionale dell’Abruzzo

(Antonio Felice)

Cupello Futura Umanità

Il Coordinatore

(Dario Leone)