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mercoledì 13 Agosto 2025
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Piattaforme petrolifere, le compagnie devono pagare Ici e Imu a Vasto ed altri Comuni

Nella foto distribuita dall'ufficio stampa il 31 luglio 2014 la Rainbow Warrior, nave simbolo di Greenpeace, entrata in azione nel mar Adriatico presso la piattaforma petrolifera Rospo Mare B, di proprietà Edison ed Eni. ANSA/UFFICIO STAMPA GREEN PEACE +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY - NO ARCHIVE+++

VASTO. Anche le compagnie petrolifere devono pagare le tasse per piattaforme marine. A darne notizia è il senatore Gianluca Castaldi, soldi che finiranno nelle tasche dei seguenti comuni: Vasto, Torino di Sangro, Vasto, Giulianova, Pinento, Roseto degli Abruzzi, Silvi e Petacciato.

“Imponibilità ICI ed IMU sulle opere costruite in mare:anche i petrolieri devo pagare le tasse!! Una lunga battaglia finalmente vinta!!

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 maggio il decreto con cui il MEF individua i Comuni a cui spetta l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine. Il provvedimento, firmato dal ministro il 28 aprile di concerto con Mite, ministero dell’Interno e ministero della Difesa, richiama il decreto Fiscale (n. 157/2019) con cui è stata appunto prevista l’istituzione di un’apposita imposta immobiliare sulle piattaforme marine (Impi) in sostituzione di qualsiasi altro prelievo locale.

E’ quella che ritengo una vittoria anche personale, avendo-con una interrogazione – nel 2015 – insieme ai colleghi Girotto e Petrocelli – posto il problema della imponibilità dell’ ICI ed IMU sulle opere costruite in mare, stante all’epoca la alta conflittualità creatasi tra Comuni e società petrolifere sull’accatastamento delle piattaforme in mare.

Ricordammo, allora, che dal 2005, la Suprema corte di cassazione, sezione V tributaria, con la sentenza n. 13794, aveva riconosciuto il potere impositivo ICI dei Comuni sulle opere site nel mare territoriale ed ha dichiarato l’irrilevanza a fini impositivi di tale allocazione, per essere il mare territoriale di appartenenza dello Stato italiano.

Ora, finalmente, a quei comuni (oltre che ad altri) che contestavano le onnipotenti società petrolifere, spetterà il gettito, inclusi quelli in cui si trovano “terminali di rigassificazione di gas naturale”; gettito che, a decorrere dal 2022, avverrà direttamente allo Stato e agli Enti locali interessati tramite modello F24.

Sui 27 comuni interessati per l’Abruzzo – nell’articolo 2 del decreto MEF elenca questi Comuni beneficiari (con le relative piattaforme): Casalbordino, Torino di Sangro e Vasto in provincia di Chieti; Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi in provincia di Teramo.

Per il Molise il Comune di Petacciato.

Sono passati 7 anni per poter affermare che tutti devono pagare le tasse, anche le piattaforme petrolifere! È stata dura, lunga… ma ce l’abbiamo fatta!”.