SAN BUONO-FURCI. La sinergia tra scuola e territorio arricchisce le comunità di Furci e San Buono: grazie al progetto di Service Learning i ragazzi delle scuole secondarie di I grado di Furci e San Buono dell’Istituto Omnicomprensivo Spataro di Gissi hanno realizzato, per i rispettivi paesi, un pannello con l’ubicazione di fonti e fontane e diversi QR-Code che riportano a documenti esplicativi su uno dei beni più importanti per la vita: l’acqua.
L’obiettivo è fornire un servizio alla cittadinanza e alla comunità e a tutti coloro che di passaggio a San Buono e Furci potranno affinare le proprie conoscenze e competenze e salvaguardare un bene essenziale per tutti.
Gli alunni, con l’aiuto di esperti, degli abitanti del paese e con il contributo di genitori e nonni, innanzitutto, hanno individuato le fonti d’acqua presenti sul territorio del loro Comune, hanno effettuato uscite didattiche alla loro scoperta e, infine, hanno creato una cartina che riporta le ubicazioni di suddette fonti e fontane. I ragazzi hanno scoperto che in passato l’acqua non raggiungeva direttamente le case, ma tutti si servivano, dapprima, delle varie fonti sparse sul territorio e in seguito delle fontane pubbliche.
Parallelamente gli alunni hanno studiato l’acqua e le sue proprietà, il ciclo dell’acqua, analizzato il percorso che fa l’acqua per arrivare nelle case e dove finisce dopo l’utilizzo, hanno compreso l’importanza dell’acqua nel corpo umano e nello sport e a partire dall’ obiettivo 6 dell’agenda 2030 hanno ricercato informazioni sull’impronta idrica, sui vari tipi di inquinamento e hanno elaborato un decalogo del buon uso dell’acqua.
Gli alunni hanno mostrato impegno e curiosità nel realizzare il progetto e hanno scoperto ed imparato quanto sia importante preservare l’acqua.
Accanto alla formazione culturale si è raggiunta un’altra irrinunciabile finalità: l’educazione alla cittadinanza, ad una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile. Tutti, scuola, istituzioni e comunità civile, hanno e dovranno apportare il proprio contributo alla conservazione di un bene comune, l’acqua, e promuovere comportamenti corretti nella comunità.
Il progetto ha, inoltre, recuperato la consapevolezza negli anziani di poter essere di aiuto alle nuove generazioni, perché la memoria storica, legata all’esperienza e al ricordo di chi ha vissuto altri tempi, è stato un prezioso contributo.
La cooperazione tra scuola, Enti Locali, famiglie, giovani e comunità civile tutta, ha prodotto una forza capace di risvegliare coscienze e far diventare prassi e consuetudine ogni lezione teorica e ricerca nei vari campi del sapere.