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sabato 19 Aprile 2025
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“Due anni in compagnia della lumaca Rodolfo Va…Lentino!”

SCERNI. Le scuole dell’infanzia dell’Istituto Omnicomprensivo Ridolfi-Zimarino di Scerni e dell’I.C. di Gatteo a Mare hanno ampliato il concetto di “didattica a distanza”, costruendo insieme un percorso esperienziale avventuroso e fantastico intorno al personaggio guida della lumaca Rodolfo Valentino!

Le insegnanti Sandra Paolino e Maria Rosaria Pinto, coadiuvate da tutte le insegnanti delle scuole dell’Infanzia dei due istituti coinvolti, nonché sotto la guida dei Dirigenti Scolastici Camillo D’Intino e Imelda Lambertini, hanno sviluppato un lavoro biennale incentrato sulla “Pedagogia della lumaca” di Gianfranco Zavalloni, ex dirigente del già citato istituto romagnolo. 

Un nuovo modo di vedere e vivere la scuola, che fa della lentezza il suo paradigma e che si concretizza in azioni didattiche volte al rallentamento, alla riflessione, all’ascolto e all’attesa. 

Un’apologia della lentezza, insomma, che può apparire quasi un ossimoro rispetto a un mondo veloce e frettoloso, che tutto macina e distrugge.

I bambini sono stati impegnati in un apprendimento di tipo pratico, basato sull’esperienza: uscire all’aperto, camminare, toccare con mano, hanno permesso loro di esplorare e scoprire il mondo che li circonda. Per educare alla dolcezza dell’attesa, in ogni plesso gli alunni sono stati chiamati a prendersi cura di un piccolo orto: fermarsi a osservare piante e fiori crescere e sbocciare, lentamente e naturalmente. 

Per una generazione nata e cresciuta nel “tutto e subito” del mondo globalizzato, nulla appare più innaturale che aspettare. 

Il 15 giugno, come momento conclusivo dell’attività, le insegnanti dei plessi scolastici coinvolti, si sono scambiate dei pacchi-dono, contenenti manufatti realizzati dai bambini e prodotti tipici, volti a far meglio conoscere le peculiarità dei rispettivi territori di appartenenza. 

“Maestra, maestra, abbiamo ricevuto una chitarra!”, grida in un audio un bambino romagnolo all’apertura del pacco dall’Abruzzo. 

“Non serve per suonare, ma per fare la pasta!”, si sente rispondere la sua insegnante divertita. 

“Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno permesso il concretizzarsi di un’esperienza di condivisione, entusiasmo e rapporti umani positivi, che, siamo certi continuerà nel tempo”.