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giovedì 27 Marzo 2025
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“Inchiesta appalti sanità, Marsilio chieda scusa per le sue dichiarazioni”

ABRUZZO. “E’ inaccettabile leggere le parole di un Presidente di Regione che squalificano le azioni della magistratura su un’indagine che riguarda l’Azienda sanitaria locale . Servono a poco le dichiarazioni ex post per aggiustare il tiro: quello che è successo non è riconducibile a una gaffe o a un’incomprensione semantica, ma è un fatto molto grave . Soprattutto, a mio avviso, sarebbe il caso di chiedere pubblicamente e seriamente scusa a chi ogni giorno con forza e costanza combatte l’illegalità e la corruzione anche nei palazzi della politica” sono queste le parole con cui il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari commenta le affermazioni del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio rilasciate a seguito della notizia sul rinvio a giudizio disposto dal Tribunale di Pescara nei confronti del direttore generale della Asl nell’ambito della vicenda degli “appalti sanità”.

“Non sono certo io a dover spiegare al Presidente di Regione Abruzzo che il suo ruolo impone un’attenzione particolare proprio verso chi, come la magistratura, svolge un lavoro incessante per combattere la corruzione e gli illeciti della politica. – Incalza Pettinari – Non è accettabile, soprattutto mentre ci sono inchieste in corso, rilasciare affermazioni e giudizi che gettano discredito e dubbi sull’azione di magistrati impegnati nella trattazione del procedimento penale. La politica, piuttosto, dovrebbe supportare il lavoro della magistratura e valorizzare le azioni di indagine anche agli occhi dell’opinione pubblica e non certo insinuare il tarlo del dubbio sulla qualità delle attività di investigazione. Io sarò sempre al fianco di combatte l’illegalità, e auspico che su tutti noi politici ci sia costantemente una lente di ingrandimento, affinché chi sbaglia sia allontanato dalla gestione della ‘cosa pubblica’ nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini che rappresentano. Per questo esprimo la mia più totale solidarietà alla Magistratura pescarese e all’Associazione Nazionale Magistrati consapevole dell’enorme lavoro che svolgono quotidianamente, e invito il Presidente Marsilio a rimediare chiedendo formalmente scusa e non trincerandosi dietro al dito dell’incomprensione sulle posizioni espresse” conclude.

“È sempre controproducente e tendenzialmente inopportuno ingaggiare sterili polemiche politiche su delicate vicende giudiziarie. Ma le parole pronunciate ieri da Marsilio sono fuori dalla grazia di Dio”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese. 

Fina prosegue: “È davvero difficile collocarle e commentarle. Al netto della naturale indignazione dell’ANM Abruzzo, non capiamo come sia possibile che un Presidente di Regione possa dimenticare il fondamentale principio di separazione dei poteri. Evidentemente l’eccessiva frequentazione di Giorgia Meloni con leader illiberali sta producendo un pericoloso scivolamento anche nelle posture istituzionali dei suoi luogotenenti. Marsilio esprime giudizi sommari su una complessa inchiesta, si improvvisa avvocato difensore (tra l’altro facendo presumibilmente molto danno agli indagati che pensa di proteggere), giudica il suicida Trotta senza nemmeno riguardo umano, dice agli inquirenti come dovrebbero fare il loro lavoro e ai giudici chi dovrebbero rinviare a giudizio, straparla di un ‘catorcio’. Insomma in un solo colpo Marsilio fa l’inquirente, l’avvocato, il giudice e il comico. Fa tutto tranne che il Presidente di Regione; evidentemente la nostra terra non ha grandi problemi da affrontare. In tutto questo è triste ricordare che, quando Marsilio parla di Sabatino Trotta, parla di una persona candidata per il suo partito nelle ultime elezioni regionali. Suggeriamo al Presidente della Regione di scusarsi e tornare al suo lavoro, evitando incidenti istituzionali e rispettando le inchieste, fermandosi semmai all’appello a tutti affinché si difendano nel processo e non dal processo”.