VASTO. Ogni tre giorni una donna è stata uccisa in Italia. Questo il dato agghiacciante che, dall’inizio del 2022, mostra quante volte sia fino ad oggi capitato, ovvero 79. Resta, dunque, alto il numero dei femminicidi nel nostro Paese, nonostante le numerose manifestazioni e momenti di sensibilizzazione che da più parti si sollevano.
“Per inaugurare il mese dedicato alla lotta alla violenza di genere, noi patate bollenti abbiamo scelto di scendere in piazza e riappropriarci dello spazio pubblico in un giorno simbolico come quello del 1° Novembre.
Porteremo con noi i nostri corpi ed insieme a questi, le nostre storie e le storie delle donne che prima di noi hanno lottato per la propria libertà ed indipendenza. Raggiungeteci, sedetevi accanto a noi, e proviamo tuttə insieme ad urlare più forte, per far sì che la voce di tutte le vittime di violenza venga ascoltata e ricordata.
Come ci riappropriamo dei nostri corpi e delle nostre vite? Dentro di noi abita un potere, che fa paura perché è in grado di decostruire il sistema eterocispatriarcale e capitalistico in cui viviamo. Come lo liberiamo? Come ci liberiamo? Per trovare delle risposte o semplicemente per far nascere nuove domande, cominciamo a creare un percorso di riflessione e di condivisione sulla realtà che ci circonda dall’Abruzzo all’Iran, passando per scuole, università, fabbriche ed ospedali, che ci porterà verso (ed oltre) la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Cosi ha scritto sui social il collettivo vastese che ieri è stato presente col suo sit in Piazza Rossetti.
E ancora si legge: “Sabato 26 Novembre, ci vedremo sfilare per le vie di Roma al grido di ‘Non Una di Meno’ (come arrivarci? richiederemo dei pullman con partenza da Vasto e dintorni che ci portino tuttə, se siete interessatə mostrateci la vostra disponibilità, faremo passare dei moduli durante la manifestazione, oppure scriveteci qui)”.