VASTO. Si è svolta ieri in videoconferenza la riunione del tavolo di coordinamento tra sindaci e ordini forensi per affrontare il tema della chiusura dei tribunali minori in Abruzzo.
A Vasto il presidio rischia di chiudere le porte a decorrere dal 1° gennaio 2024, con tutte le conseguenze sul tessuto socioeconomico e culturale della nostra città, nonché, soprattutto, sulla sicurezza dei cittadini e dell’intero territorio (Leggi).
Solo ieri l’ingresso di due nuovi giovani giudici e alla prima esperienza (Leggi) “ha fatto ben sperare sulle sorti degli uffici di giustizia, sono forze fresche che daranno una grande risposta alla sete di giustizia. A questo segnale importante, che arriva dopo le tante riunioni e richieste che abbiamo fatto ai Governi che si sono succeduto, oggi dobbiamo mettere un punto a questa vicenda dopo 10 anni di battaglie”, ha dichiarato anche il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.
Ecco il suo resoconto sulla riunione alla quale ha preso parte insieme al vicesindaco Felicia Fioravante: “Il Governo, per voce della componente Fratelli d’Italia, d’accordo a salvare i tribunali, ci ha fatto sapere che lavoreranno ad un nuovo emendamento per la proroga. Ma non siamo soddisfatti e abbiamo perciò chiesto un incontro con il Ministro che speriamo ci riceverà a breve. La proroga non basta perché sarebbe mantenere in vita il presidio in modalità ancora precaria. Vogliamo la salvaguardia dei tribunali abruzzesi e in particolare della Procura di Vasto che tratta in Abruzzo, e per la prima volta, i reati di stampo mafioso del 415 bis. Mi auguro che questo Governo possa finalmente emanare una norma che stabilizzi i Tribunali, in particolare come quello di Vasto che non paga affitto perché proprietà del Comune, che tratta i reati più importanti e che lega più Regioni, essendo una città di confine e quindi esposta alle infiltrazioni criminali. La vicinanza con la Puglia, che vede la presenza di una delle associazioni a delinquere più pericolose d’Italia, non può permettersi la caduta di un argine così importante, nonché ponte con la stessa Procura pugliese, con cui c’è collaborazione e scambio di notizie. Mi aspetto che ci sia la possibilità di dire che la nostra Procura è fondamentale non solo per l’Abruzzo, ma per le vicine Molise e Puglia. Con quest’ultima siamo gemellate e condividiamo una miriade di percorsi economici, commerciali, turistici e storici e con cui dobbiamo condividere anche la collaborazione tra le Procure. Dobbiamo restare un presidio di legalità e prossimo appuntamento è a Roma dove andremo a far valere le nostre ragioni. Mi auguro quanto prima di incontrare un Governo che ha preso pubblicamente l’impegno di salvaguardare i Tribunali minori”.