GISSI. “La superstrada che collega la zona industriale di Gissi, di proprietà dell’Arap Abruzzo, alla provinciale 150 e alla 154 che conduce all’uscita autostradale versa in condizioni scandalose. È diventata un autentico colabrodo”.
A denunciarlo è Lino D’Ercole, consigliere comunale di Gissi, che in una lettera fiume elenca tutte le criticità di un percorso che risulta pericoloso alla viabilità.
“Il manto è pieno di buche e dossi createsi a causa dell’assenza totale di manutenzione dell’asfalto ormai usurato. Le cunette per la raccolta delle acque mancano in alcuni tratti oppure sono ricoperte da erbacce e detriti che impediscono lo scolo fino ai tombini. Si riscontra la mancanza totale di segnaletica sia orizzontale che verticale e quello che c’è non si può definire certo tale poiché del tutto rovinato e pressoché indecifrabile. I semafori che dovrebbero regolare il traffico e garantire la sicurezza nei pressi delle aziende sono praticamente distrutti e non funzionanti. Le pensiline per la sosta degli operai in attesa degli autobus sono sommersi dall’erba che ostruisce la visibilità, dato che praticamente viene tagliata una volta l’anno, nonché completamente al buio con i relativi rischi enormi per i lavoratori che devono attraversare per poterli raggiungere e sostare. Non ci sono rallentatori che garantiscano sicurezza negli attraversamenti, l’illuminazione è insufficiente e spesso anche spenta e mancante, sempre nei pressi degli stabilimenti. Nonostante le aziende paghino canoni anche abbastanza sostanziosi per avere servizi come sistemazione e sicurezza, questi mancano totalmente anzi, con il passare del tempo, sta diventando quasi impraticabile poter transitare su questa strada che, a causa del degrado in cui versa anche la provinciale 150 a cui si allaccia, mette a rischio la vita dei pendolari lavoratori esasperati che ogni giorno vi transitano. Per non parlare dei danni che subiscono le autovetture dei dipendenti che si recano sul proprio posto di lavoro”.