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venerdì 9 Maggio 2025
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Taglio degli alberi in via San Michele: “La tecnica utilizzata stravolge l’assetto naturale”

VASTO. Social e segnalazioni da parte di alcuni lettori hanno rimesso sotto la lente d’ingrandimento i recenti interventi di potatura su entrambi i lati di Via San Michele a Vasto, che hanno avuto luogo dal 13 al 27 gennaio, a partire dalla rotonda di Via Tobruk.

Secondo gli esperti del Comitato Civico per la tutela del verde, le modalità con cui è stata svolta sono il risultato di una gestione non sempre adeguata e basata sul concetto di emergenza. Spesso, infatti, si decide di intervenire, con troppa distanza tra una potatura e l’altra, perché i rami degli alberi arrecano fastidio alle abitazioni o ingombrano i marciapiedi e i cittadini giustamente si lamentano. Ma queste operazioni non assolvono a obiettivi di natura ornamentale, di decoro, salute delle piante, che avrebbero bisogno di interventi meno drastici e più ravvicinati.

“La tecnica utilizzata, con l’asportazione di rami troppo grossi e in alcuni casi dell’intera massa verde, stravolge l’assetto naturale dell’albero e non conserva gli spazi necessari affinché cresca correttamente e rigogliosa,” scrive in una nota il Comitato. “Con tali interventi, viene stravolta la naturale crescita delle piante e questo si ripercuote in futuro, con una nuova vegetazione che, se riuscirà a crescere, lo farà in maniera disordinata. Inoltre, quelli a sud di via San Michele, sono ligustri, ovvero alberi sempreverdi, ai quali per regola bisogna asportare massimo il 30% della massa verde. Invece molti di loro sono completamente defogliati. Il regolamento del verde parla chiaro nel capitolo potatura, per quanto riguarda le finalità e le varie tecniche”.

Inoltre, dalla stessa nota, si apprende che intervenendo correttamente, si potrebbero contenere i costi, perché se è vero che gli interventi di potatura dovrebbero essere più ravvicinanti nel tempo, è anche vero che i tagli necessari sarebbero inferiori e di minor importanza, producendo minore materiale verde da smaltire evitando che sulle piane si sviluppino malattie costose da curare e allungando la vita delle piante.

E la polemica sulla cura e manutenzione del verde, si è inasprita in città soprattutto a seguito del crollo di un albero di robinia su via Istonia, che ha colpito di striscio un suv in transito, e del progetto di abbattimento dei 15 pini del centralissimo Corso Garibaldi.

Questi ultimi sono finiti nel mirino a causa dei dislivelli importanti provocati e pericolosi per i pedoni, rendendo non fruibili gli scivoli per le persone con disabilità. A far scattare i controlli da parte dei Carabinieri Forestali, recatisi nei giorni scorsi in Comune per acquisire il materiale da allegare agli atti, è stata la denuncia da parte del neonato comitato “Amici degli alberi” (Leggi), secondo cui l’abbattimento dei pini in salute viola il regolamento del verde che il Comune ha redatto nel 2020.

Nell’esposto, ora nel mirino dei Carabinieri forestali, vengono evidenziate soluzioni alternative al taglio dei pini, come l’alleggerimento delle chiome tramite potatura.