Andare a vivere da soli rappresenta una tappa fondamentale nella vita di una persona, sintomo di indipendenza e di maturità. Le abitudini cambiano, le responsabilità aumentano, e con esse anche il senso del dovere. In questo articolo troverete tutti i pro, i contro e i consigli utili sull’andare a vivere da soli.
Andare a vivere a soli: i pro e i contro
Essendo una decisione importante, analizziamo i pro e i contro dell’andare a vivere da soli.
Tra i vantaggi troviamo sicuramente la libertà: tornare a casa la sera e godere appieno del proprio spazio è un fattore da tenere in considerazione. Oppure, per gli studenti, avere la possibilità di starsene tranquilli di fronte a un libro, in totale silenzio e relax. Non solo: tra i pro vi è il mangiare senza dover necessariamente rispettare un orario ben preciso, il guardare i canali preferiti alla tv, il tenere alta la musica (nel rispetto delle regole dell’eventuale condominio) e assaporare una privacy che è difficile trovare altrove.
Quanto ai contro, è bene considerare attentamente la solitudine, circostanza che non sempre le persone tendono ad accettare di buon grado, specie nei momenti difficili. Per non parlare delle spese, sia relative all’alimentazione che alle bollette o all’affitto. Trattasi di aspetti da valutare, soprattutto nei momenti di necessità.
Consigli utili su come organizzarsi per andare a vivere da soli
Vendiamo adesso ai consigli più utili e pratici relativi all’andata a vivere da soli.
1) Scegliere attentamente casa. La prima cosa da fare dopo aver deciso di vivere da soli è selezionare la giusta casa, aspetto che dipende molto dal costo dell’affitto e dal budget a disposizione. I prezzi tenderanno ad aumentare con la vicinanza al centro, per questo molte persone valutano l’ipotesi di affittare una stanza e di condividere l’appartamento con altri coinquilini.
2) Organizzare il trasloco. In questo caso, è bene armarsi di grandi scatole e dividerle in base al contenuto. Così facendo, la sistemazione nella nuova casa sarà più agevole. È importante ricordare che non bisogna spostare tutto in una volta. È meglio prendere gli oggetti uno per uno e dividerli in gruppi in base alla loro importanza o frequenza d’uso. Ad esempio, se avete molti vestiti, è meglio imballarli per primi, poi libri e documenti (se ce ne sono), poi gli utensili da cucina e così via.
3) Attivare le utenze. Passaggio fondamentale che, in caso di affitto, è possibile che si esplichi con la voltura a nome del conduttore dei contratti che già preesistevano. Dato che il processo è composto da più fasi, saperne di più può aiutare a comprenderlo meglio. In questi casi, internet può essere una risorsa utile, poiché fornisce diversi articoli d’approfondimento, come potrebbe essere quello sulla voltura del gas di VIVI energia, ad esempio. In questo modo è possibile farsi un’idea più precisa dei tempi e delle modalità. In caso si trattasse dell’acquisto di una casa, invece, può essere utile vedere le tariffe più convenienti in commercio per procedere con l’attivazione.
4) Creare una routine. Essenziale per gestire al meglio il tempo, tra pulizie, momenti di relax e lavoro. Una routine può aiutarvi a sentirvi più produttivi e meno stressati. Inoltre, vi renderà più facile portare a termine le cose in modo tempestivo.
5) Fare il cambio di residenza. Il cambio di residenza è la procedura con cui si comunica al Comune il proprio trasferimento. La richiesta deve essere presentata all’Ufficio Anagrafe del nuovo Comune entro circa venti giorni dal trasferimento.