ABRUZZO. Nella mattinata del 23 si è consumato l’ennesimo episodio di violenza ai danni degli agenti di Polizia penitenziaria presso il Castrogno. Un giovane detenuto di etnia bulgara già noto per la sua indole bellicosa andava in escandescenza, perché in contrasto con le ordinarie regole dell’Istituto.
Gli agenti presenti intervenivano per bloccarlo ed uno di loro veniva afferrato per la mano, riportando una lesione dei tendini del dito con una prognosi iniziale di 40 giorni.
“Dinamiche purtroppo all’ordine del giorno, che rendono il lavoro dei poliziotti penitenziari non più sicuro; richiedono loro un ingente sacrificio ed un’esposizione al pericolo costante.
L’assenza di qualsivoglia supporto, come il tanto richiesto taser, già in uso ad altre forze di polizia, rischia di diventare un motivo di responsabilità dello Stato verso la salvaguardia del personale.
Al collega rimasto coinvolto, auguriamo una pronta guarigione”.
Così, in una nota stampa, il Sinappe.