VASTO. ” Sono stato aggredito da un’orsa mentre passeggiavo con il mio cane: sono sopravvissuto, sono un miracolato“. L’ingegnere Antonio Rabbia ha portato la sua toccante testimonianza e le sue cicatrici ancora visibili davanti a un pubblico numeroso e attento, il pubblico intervenuto da tutta la regione per assistere al convegno nazionale “Lupi, orsi e pubblica incolumità” organizzato presso il Gulliver Center dall‘Associazione Cultura rurale in collaborazione con l’Associazione Comitati tutela persone e animali dai lupi.
E’ da sfatare il mito che i lupi non attaccano e uccidono esseri umani, sono da rivalutare le modalità di contenimento della popolazione di lupi e orsi in Italia prendendo ad esempio l’Europa, bisogna superare la superficialità con cui si classificano comunemente i canidi… questi sono solo alcuni degli argomenti che, davanti a una platea numerosa e attenta, sono stati discussi nel corso dell’incontro.
Come relatori un parterre d’eccezione formato tra l’altro da un giornalista storico del lupo, un psicobiologo, un zoologo, un avvocato, un agronomo, impreziosito ulteriormente dalla presenza dell’onorevole Sergio Berlato, eurodeputato e presidente dell’Associazione cultura rurale. Ma soprattutto tante, tantissime testimonianze di chi con i lupi e gli orsi ha a che fare ogni giorno, come agricoltori e allevatori, o di chi con questi animali ha avuto un solo ma decisivo incontro, rischiando di perdere la vita.
Sul maxi schermo un susseguirsi di slide e video di chi i lupi e gli orsi li studia da anni e ne osserva le abitudini: fatti quindi, non parole come quelle che circolano di bocca in bocca a Vasto dopo le aggressioni avvenute.
E proprio queste aggressioni sono state testimoniate nel corso del convegno da Giampaolo Natale, papà della bimba di 4 anni attaccata dall’animale in spiaggia a Vasto marina (Leggi), ma anche da Antonio Rabbia, miracolosamente sopravvissuto all’aggressione di un’orsa marsicana nel Parco d’Abruzzo, che dell’episodio porta ancora le cicatrici, fisiche ma anche emotive.
Fatti tangibili e non parole, suggerimenti di soluzioni pratiche e non teoriche, che si sono susseguite ad un ritmo incalzante tenendo incollati alla sedia il numeroso pubblico intervenuto al convegno da tutto l’Abruzzo per cercare di capire le possibili soluzioni ai problemi che ormai attanagliano non solo la nostra regione, ma tutta l’Italia. Un appuntamento dal quale, sicuramente, ognuno è andato via con molte nozioni in più e tanti dubbi in meno.