VASTO. “Il disegno di legge sull’autonomia differenziata delle Regioni, fortemente voluto dalla Lega, altro non farebbe che aumentare il divario economico tra Nord e Sud Italia. È per questo che ieri, convintamente, abbiamo espresso la nostra contrarietà a questo disegno di legge populista e impopolare e abbiamo votato favorevolmente alla risoluzione che impegna il Sindaco e la Giunta comunale a farsi promotori presso il Governo, il Parlamento, la Conferenza Stato-Regioni, la conferenza Stato-Città e l’ANCI del ritiro del disegno di legge, avviando al contempo una discussione sul tema”. A dichiararlo sono i consiglieri di maggioranza che ieri, in assise civica, hanno ribadito le loro forti perplessità sul disegno di legge relativo all’autonomia finanziaria approvato il 16 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri e che sta creando divisioni e contrasti anche all’interno dello stesso Governo di centrodestra.
“Dispiace che il centrodestra locale non si sia unito con noi in questa battaglia che stravolgerebbe l’architettura istituzionale del Paese e la geografia dei poteri. Non è una questione di orientamento politico, di destra o di sinistra quindi, è una scelta che affonda le radici nell’antimeridionalismo, che lede il principio di solidarietà tra regioni. Una decisione che sembra più una toppa volta a nascondere l’incapacità del governo di farsi carico finalmente della Questione meridionale, che favorirebbe l’aumento di casi di malasanità, impoverirebbe i territori del Sud rendendoli plausibilmente dei luoghi di turistificazione selvaggia e coloniale, che frammenterebbe il nostro Paese, desiderato uno e così unificato dalle nostre madri e dai nostri padri costuenti. Avvertiamo un serio rischio di “centralismo regionale” e riteniamo che l’autonomia differenziata prevista dal governo finirà per accentuare non solo la distanza tra Nord e Sud, ma anche tra aree costiere e aree interne, tra città e piccoli comuni della montagna, perché non solo in Abruzzo ma in tutta l’Italia esistono tante differenze dal punto di vista economico e sociale, che abbiamo il dovere e l’onore di tutelare e salvaguardare”, evidenziano i consiglieri di maggioranza nell’esprimere forte preoccupazione, soprattutto in merito al Sistema Sanitario oltre che ad altri settori importanti e cruciali per la crescita e la tutela delle nostre regioni.
“Il documento presentato e che ha ricevuto il diniego della minoranza, impegna inoltre il Sindaco e la Giunta a sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione prevedendo una limitazione alle regioni di poter richiedere nuove competenze, con l’introduzione di una clausola di supremazia a tutela dell’unità giuridica ed economica della Repubblica oltre a sollecitare la definizione ed il finanziamento dei LEP (livelli essenziali di prestazione) e gli altri strumenti perequativi e di eliminazione delle attuali diseguaglianze a partire dai criteri per il riparto del fondo sanitario nazionale”, concludono i consiglieri di maggioranza sottolineando i forti segnali di preoccupazione che arrivano dagli Amministratori e dai Presidenti di Regione del Sud in quanto l’autonomia differenziata creerebbe disparità e rischierebbe di spaccare il Paese facendoci tornare ad una Italia rinascimentale composta da diverse Regioni Stato senza un’idea di unità nazionale.