VASTO. “La cosiddetta pulizia della spiaggia di Punta Penna (Riserva Naturale di Punta Aderci) coincide con l’arrivo di Goletta Verde di Legambiente.
È solo una constatazione, ovvio. Chissà se quelli di Goletta Verde avranno contezza del fatto che la spiaggia è stata “pulita” privandola fino al piede della duna (delimitato da corde e paletti) anche degli elementi naturali spiaggiati dal mare. È giusto contemperare le esigenze ecologiche con la fruibilità balneare della spiaggia, ma proprio per questo occorreva fare una accurata selezione di ciò che doveva essere tolto e quello che di naturale doveva essere lasciato sulla spiaggia; questo ultimi in quanto elementi indispensabili per l’ecosistema spiaggia. Per inciso il Fratino, simbolo della Riserva, manca con i suoi nidi dal 2011 e niente si fa per agevolare un suo ritorno, per quanto difficile. Il tutto sotto la supervisione di coloro che, per conto del Comune, gestiscono la Riserva; per la quale gestione collaborano anche WWF e Legambiente: quindi chi meglio di loro per trattare questo argomento?
Se poi sono intervenuti i mezzi meccanici si sarebbe dovuto redarre una VINCA in quanto la spiaggia di Punta Penna è anche parte del sito SIC/ZSCin loco.
Spero che durante la conferenza stampa di Goletta Verde si parli anche di Fosso Marino e dei recenti divieti di balneazione, visto che è l’oggetto del loro navigare”.
Così il Gruppo Fratino Vasto, attraverso il coordinatore Stefano Taglioli.