SAN SALVO. Si è tenuto questa mattina un presidio davanti la sede del Comune di San Salvo da parte delle organizzazioni sindacali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm che si sono riunite per sostenere le lavoratrici e i lavoratori del mondo metalmeccanico e rivendicare un futuro per le aziende in crisi.
Sono 4 le ore di sciopero nazionale indetto dai sindacati per il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti per la transizione sostenibile e per la risoluzione delle crisi aperte.
Le aziende della Denso e Te Connectivity sono le realtà sansalvesi più coinvolte da questi temi:
“Queste sono due aziende prese in pieno della transizione ecologica, la Denso per i motorini di avviamento e alternatori non previsti sulle macchine e la Te Connectivity invece per quanto riguarda i cablaggi per i motori elettrici che verranno prodotti in altre parti d’Europa”, ha precisato il Segretario Primiano Biscotti della Fim-Cisl.
“Noi vogliamo sollecitare le istituzioni perché non abbiamo gli ammortizzatori sociali per gestire questa transizione ecologica e quindi chiediamo alla politica – ha concluso Biscotti – di poterla gestire nel migliore dei modi”.
“Sui dati possiamo dire che nelle altre aziende stiamo riscontrando buone adesioni per lo sciopero. Nella Sevel stessa registriamo numeri importanti però aspettiamo ancora i dati certi”, ha affermato il Segretario della Fiom-Cgil Alfredo Fegatelli.
“Noi chiediamo alle istituzioni la massima attenzione su questa crisi che non è limitata nel tempo e che va affrontata adesso e bene. Questo perché l’industria italiana ha bisogno di sostegno e tutela nel settore dell’Auto”, ha rimarcato il Segretario della Uilm Nicola Manzi. “C’è un dato di fatto che preoccupa – ha evidenziato Manzi – perderemo circa 70mila addetti nel mondo della componentistica con un disastro occupazionale ed economico per questa regione. Solo la Sevel rappresenta il 15% del PIL abruzzese”.
Sulla delocalizzazione ha precisato: “Questo fenomeno va monitorato, anche se riteniamo che per essere competitivi ci voglia fiducia nelle aziende da parte delle istituzioni e soprattutto un piano industriale nazionale che porti lavoro sul territorio”.
A margine del sit-in una delegazione sindacale ha incontrato anche il Sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis per chiedere un supporto maggiore alla politica locale e regionale.
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