VASTO. In occasione delle festività di Halloween con deroga all’ordinanza n. 50 del 27/06/2023 è stata autorizzata la musica all’aperto fino alle ore 02:00 per sabato 28 ottobre e martedì 31 ottobre, purché siano adottati tutti gli accorgimenti previsti dalla normativa vigente (Leggi). Ma a Vasto questa decisione ha sollevato la reazione dell’Associazione Centro Storico di Vasto.
“Ci permettiamo alcune considerazioni per il carattere di interesse pubblico che la decisione non può non avere.
Carattere della festa di Halloween. In tutto il mondo, nell’arco dell’anno, si tengono feste che ricordano la popolazione defunta e cercano di confermare una connessione intergenerazionale, che è ricchezza e fattore di coesione per tutti.
Nel mondo anglosassone in Usa e UK, ha assunto la forma diffusa dai media con il nome di Halloween, con le sue caratteristiche e i suoi simboli. In altre aree europee esistono forme similari, ma ciascuna con specifiche caratteristiche, che variano alcuni ingredienti comuni. In Portogallo, c’è la cerca dei dolcetti da parte dei bambini nelle famiglie, ma il resto è diverso.
Questo per dire che ogni paese cerca di consolidare tradizioni specifiche, e non pensare che tutti cerchino di riprodurre il modello veicolato dai media.
In Italia la tradizione si è consolidata nella formula festa religiosa di Ognissanti, seguita dalla giornata dedicata alla memoria dei defunti, con visita e gesti di commemorazione.
Non a caso la stampa di oggi mostra altri esempi in altri comuni abruzzesi:
Francavilla: è stata programmata una mezza giornata riservata ai bambini dalle 16 a sera, con forme di animazione, di formazione e socializzazione;
Lanciano: spettacolo di animazione dalle 16 nei giorni 30 e 31 in collaborazione con l’associazione Il Sole, Stefy Home e gli alunni del De Titta-Fermi, con la regia di Teresa Motta.
In rapporto a queste impostazioni l’impianto schiettamente affaristico, promozionale per una ristretta cricca di commercianti del centro storico, appare sconcertante. Il fatto di consentire la musica all’aperto fino alle 2 di notte che senso ha? Consentire lo stordimento degli avventori con musica a palla ed abuso di alcool ed altro creando indubbio disagio ai residenti e problemi di ordine pubblico?
Ci chiediamo: la funzione del centro storico è quella di fare da vetrina o bancone di vendite?
E ancora, Vasto può esaurirsi e risolversi nel solo centro storico, o è in grado di offrire anche altro ai visitatori? Il complesso Torre saracena del ‘500 con reporting dell’epoca, più faro, più chiesetta ben restaurata, più museo dei capodogli, più sfilata dei trabocchi, più panorama, non è in grado di attrarre?
E che ci facevano allora i radi visitatori spontanei, per lo più stranieri, in questi giorni? Non c’è nulla di artistico da vedere fuori dal centro storico? O di artigianato di pregio da proporre? O di visite agribotaniche?
Questo per dire che, valorizzando l’insieme delle risorse, anche il centro storico ci guadagna.
In più, cosa può voler dire “invitiamo tutti al rispetto delle norme”?
Potrebbe mai un sindaco dire il contrario?
Ma ci fa la lista delle cose che ha fatto e predisposto per evitare che ciò accada?
Tra le norme da rispettare ci sono anche quelle che dicono che il disturbo alla quiete pubblica è un reato? Si è dotato dei rilevatori acustici che servono?
Ha allertato l’Arta per i controlli?
Cosa ha predisposto per evitare la violazione delle norme?
Nulla!”.