VASTO. Perde la coincidenza del treno diretto a Vasto a causa del ritardo di quello precedente, Trenitalia rimedia al disservizio pagando la tratta di 144,50 euro al taxi per condurlo alla destinazione del biglietto, cioè Porto di Vasto.
È accaduto a uno studente vastese nella giornata di ieri mentre rientrava a casa dalle lezioni nell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti.
“Terminate le lezioni io e il mio collega di Torino di Sangro ci siamo diretti alla stazione di Chieti-Madonna Delle Piane per salire sul treno in partenza da Roma Termini e con direzione Pescara Centrale delle 19:54, così da prendere poi lì quello diretto a Termoli delle 20:15”, ha dichiarato lo studente nonché lettore di Vastoweb.
“Spesso capita che il treno proveniente da Roma faccia ritardo, ma mai così tanto come questa volta”, ha proseguito poi l’universitario.
Infatti sono stati diversi i minuti di ritardo che il regionale veloce diretto a Pescara ha registrato. La coincidenza non è stata poi presa, facendo perdere così ai due studenti l’ultimo treno della giornata per il ritorno a casa, il primo sarebbe stato nella mattina successiva.
“Il capotreno ha fatto presente – ha poi continuato il vastese – che ormai la coincidenza era stata persa e bisognava recarsi alla biglietteria della stazione centrale per risolvere il problema”.
“Una volta scesi giù abbiamo fatto presente l’inconveniente e subito ci hanno fatto compilare dei moduli – ha continuato il ragazzo – con i nostri biglietti acquistati e le nostre generalità. Una volta effettuato il tutto ci è stato fatto presente che non erano previste altre corse di treni per nostro rientro. Al fine di rimediare al disservizio Trenitalia, avrebbe garantito in questa circostanza un taxi diretto alla destinazione prevista nel biglietto e per cui noi avevamo pagato”.
Infatti così è stato.
“Ciò si verifica a causa di inconvenienti dovuti alla nostra azienda, per cui, in presenza di una norma europea, siamo tenuti a garantire il servizio ai nostri clienti, o tramite altre corse o un pullman sostitutivo o nel vostro caso, siccome siete pochi e non ci sono altri treni, tramite un taxi a nostre spese”, questo ha riferito la collaboratrice di Trenitalia allo studente vastese.
Dal 7 giugno 2023 è entrato in vigore il nuovo Regolamento (UE) n. 782/2021 in tema di “diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario”, che va a sostituire il Regolamento (CE) n. 1371/2007.
Viene evidenziato in pratica che per disservizi causati dal controllo degli operatori, i passeggeri non dovranno sostenere costi aggiuntivi per il proseguimento del viaggio.
Questo potrà essere effettuato anche con un altro operatore o con modalità di trasporto differenti e per ottenere il rimborso del nuovo biglietto, se il vettore originario non garantisce la prosecuzione su un altro treno entro un certo tempo.
Insomma, fortunatamente e giustamente, piuttosto che ricorrere al prossimo treno utile delle 5 di mattina del giorno seguente o dirottarsi su altro, lo studente vastese e il collega sono rientrati a casa senza però aver provato un brivido prima e una comodità poi nel viaggio di ritorno.