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mercoledì 26 Marzo 2025
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Omicidio De Grandis, Petrosemolo assolto per incapacità: “Perizia confermata”

VASTO. È stato assolto per incapacità di intendere e parzialmente di volere, quindi non imputabile, Amleto Petrosemolo, 71 anni, di Lanciano, accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi nei confronti dell’ex imbianchino, artista, pittore e chitarrista Francesco De Florio De Grandis, 72 anni, sempre di Lanciano, noto come Ciccillo. La decisione è stata presa dalla Corte d’ Assise di Lanciano al termine del dibattimento (Leggi).

Nelle conclusioni tratte dai periti Petrosemolo soffre di un disturbo delirante continuo, cronico e non criticato, che era già presente all’epoca dei fatti. Tale quadro clinico, è stato detto, intaccava globalmente la capacità intendere e quella di volere grandemente scemata. 

Di seguito la dichiarazione della dottoressa Dorotry Carlesi, medico psichiatra specialista in criminologia forense in servizio presso l’Ospedale di Vasto, inviata dall’avvocato Francesco Carlesi del Foro di Pisa: 

“La dott.ssa Dorotry Carlesi fu incaricata dal Presidente della Corte d’Assise di Lanciano eseguire una perizia sul Petrosemolo Amleto, ed a giugno 2023 si è espressa in udienza in termini di certezza sull’incapacità di intendere e volere dello stesso, sulla sua pericolosità sociale ma anche sulla necessità di sottoporlo a cure psichiatriche appropriate fuori dal carcere, e per tale motivo fu criticata in udienza e sulla stampa. La dott.ssa Dotrotry Carlesi ha evitato di rilasciare dichiarazioni non essendo la stampa il luogo adatto dove disputare di complesse questioni, per riservatezza e rispetto delle parti e dei ruoli, ma il tempo galantuomo, ed è oggi stata ristabilita la verità processuale e l’assoluta correttezza scientifica del suo operato oltre che l’accuratezza della sua perizia.

Dalla stampa odierna, infatti, si apprende che la Corte d’Assise ha assolto l’imputato per vizio di mente, addirittura con conclusioni congiunte del P.M. d’udienza, difformemente dalla precedente udienza, e che la perizia collegiale dei professori universitari Ferracuti, Marasca e Braccini su Petrosemolo Amleto è giunta alle stesse conclusioni della perizia della psichiatra dott.ssa Dorotry Carlesi che per prima aveva rilevato l’assoluta incapacità dell’imputato,

Dispiace molto per i familiari della vittima e si ha rispetto per il loro dolore e per il dramma che hanno vissuto e che stanno vivendo, ma l’incapacità del Petrosemolo Amleto era dal punto di vista medico evidente e la dott.ssa Carlesi e’ stata ingiustamente criticata in udienza e sulla stampa perché nella sua perizia aveva offerto una verità medico legale scomoda, non accondiscendente e non popolare, ma necessaria per un consulente medico psichiatra, perché l’imputato non poteva più essere detenuto in un carcere italiano stante il vizio di mente totale e andava immediatamente liberato e sopratutto curato in modo appropriato fuori dal carcere.

Ci auguriamo che nella dialettica processuale delle parti, non si critichino più i consulenti medici psichiatri perché l’imputato malato di mente rappresenta un caso particolarmente complesso”