ABRUZZO. Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha sollevato una questione di legittimità costituzionale in merito al payback. Il TAR definisce come “le scelte legislative potrebbero risultare irragionevoli sotto molteplici profili” sollevando “la questione di legittimità costituzionale della normativa relativa al payback dei dispositivi medici, con riferimento agli artt. 3, 23, 41 e 117 della Costituzione”.
Lo strumento del payback dispositivi medici è stato fin da subito contestato dalle imprese del settore che hanno ritenuto inaccettabile che debbano essere le stesse imprese private a ripianare una parte dei debiti per l’acquisto dei dispositivi medici generato dalla pubblica amministrazione, debito che, per inciso, ammonta a circa 2,1 miliardi di euro per le sole annualità dal 2015 al 2018.
Ivan Teodoro Pantalone, Presidente ASFO Sanità Abruzzo-Molise: “Siamo molto soddisfatti di questa ordinanza del TAR del Lazio perché rispecchia esattamente quello che abbiamo sostenuto fin dalla prima ora, ovvero che il payback, oltre ad essere una norma ingiusta, rappresenta una chiara e palese violazione dei principi costituzionali. Con tutta evidenza, il TAR ha oggi inviato un segnale forte, confermando quello che come FIFO Sanità abbiamo sempre ribadito, ovvero l’assoluta necessità di superare il payback. In questo senso, siamo certi che presto la Corte potrà definitivamente mettere fine a questo drammatico errore normativo.”