ABRUZZO. La FIOM, oggi al MIMIT sulla vertenza Stellantis, ha posto al centro dell’agenda dei lavori la necessità di promuovere investimenti pubblici mirati a sostenere il lavoro, la ricerca, lo sviluppo e la produzione nel settore automobilistico. In questo contesto, la FIOM è aperta al dialogo e al confronto con il Governo, Stellantis, le Regioni e le altre organizzazioni sindacali al fine di raggiungere un accordo per la transizione. È essenziale che le condizioni siano chiare e che i finanziamenti pubblici, incluso il fondo per l’automotive da 6 miliardi dichiarato dal MIMIT e altre risorse europee, siano vincolati a garantire la produzione in tutti gli stabilimenti, promuovere la ricerca e sviluppo, e preservare l’occupazione, con particolare attenzione al sostegno dell’intera filiera della componentistica.
La disponibilità dichiarata di Stellantis ad arrivare a produrre 1 milione di veicoli in Italia è un passo positivo, ma per la FIOM è cruciale specificare che l’obiettivo da raggiungere è di 1 milione di autovetture e non meno di 300.000 veicoli commerciali leggeri. Questo obiettivo va verificato concretamente, considerando che molti lavoratori sono attualmente in cassa integrazione. Le risorse pubbliche devono essere impiegate anche per attrarre nuovi produttori, contribuendo così a consolidare il settore automobilistico italiano.
Nonostante l’annuncio dell’obiettivo di produrre 1 milione di veicoli in Italia da parte di Stellantis, la FIOM rimane cauta poiché la risposta cruciale su investimenti o disinvestimenti non è stata ancora fornita.
Attualmente, tutti i lavoratori degli stabilimenti sono in cassa integrazione, ad eccezione della ex Sevel e Termoli. La FIOM si mostra favorevole a un accordo, anche con risorse pubbliche, ma sottolinea che queste devono essere condizionate alla garanzia di occupazione, produzione, ricerca e sviluppo da parte di Stellantis.
Per quanto riguarda la ex Sevel, sembra che la Regione sia propensa a cofinanziare l’area della Verniciatura Nuova. Tuttavia, sorge la preoccupazione che l’area della Verniciatura Vecchia sembra sia destinata a una chiusura, riducendo la capacità di verniciatura dell’intero stabilimento. Infatti, anche con gli investimenti, la Verniciatura Nuova potrebbe verniciare circa 990 furgoni al giorno rispetto ai 1260 furgoni prodotti al giorno. Questo “finanziamento”, se confermato, deve rappresentare il primo passo per garantire il mantenimento della produzione della ex Sevel. Inoltre, deve costituire l’inizio di un percorso che preveda anche strumenti finanziari volti a sostenere anche l’indotto.
La FIOM ritiene fondamentale convocare urgentemente un tavolo unitario presso la Regione Abruzzo per affrontare congiuntamente il futuro del più importante stabilimento della regione e dell’intero indotto.
Infine, attendiamo di partecipare ai prossimi tavoli al MIMIT per affrontare anche il prezioso sistema dell’indotto dell’automotive.