VASTO. “Assolta perché il fatto non sussiste”. Questa la sentenza pronunciata nella serata di ieri, giovedì 18 gennaio, dal gup del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, che ha assolto con formula piena Giuseppina Ruggiero, direttrice del carcere di Torre Sinello, e rinviato a giudizio Antonio Caiazza, assistente capo della polizia penitenziaria e addetto alla sorveglianza dei detenuti, al termine dell’udienza preliminare relativa all’inchiesta sul suicidio di Sabino Trotta (leggi).
Trotta, psichiatra e dirigente dell’Asl di Pescara, si tolse la vita nel carcere di Vasto l’8 aprile del 2021, poche ore dopo l’arresto a seguito dell’inchiesta sugli appalti della Asl di Pescara portata avanti dalla Guardia di Finanza (Leggi).
Nell’udienza di dicembre, il gup ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato presentata dall’avvocato Massimo Solari, legale della direttrice, che ha ribadito di non aver mai avuto dubbi sull’innocenza della sua cliente. Anche il pm Silvia Di Nunzio ha chiesto l’assoluzione della Ruggiero.
Per quanto concerne invece Caiazza, il prossimo 27 marzo, sarà chiamato a difendersi dall’ accusa di omicidio colposo, e da quella di non aver impedito la morte di Trotta, la quale, secondo l’accusa, si sarebbe potuta evitare se l’uomo fosse stato sorvegliato e custodito secondo quanto stabilito dalle norme.