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domenica 4 Maggio 2025
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Le nuove cariche delle Acli di Chieti incontrano l’arcivescovo Bruno Forte

CHIETI. Nel tardo pomeriggio di ieri, 27 febbraio, la Presidenzaprovinciale delle ACLI, guidata dal neopresidente, Antonello Antonelli, ha incontrato l’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, per presentargli la composizione degli organismi direttivi eletti lo scorso 8 febbraio (Leggi) e condividere il programma di mandato per il quadriennio 2024-2028. 

Insieme al presidente c’erano i vicepresidenti Giulio Totaro Mimmo D’Alessio, il responsabile dello Sviluppo Associativo Maurizio Adezio, la segretaria provinciale per l’Amministrazione, Annalisa Sdrubolini, e il delegato al RegistroUnico del Terzo Settore e alla piattaforma Proximo, Pietro Scarinci

L’incontro svoltosi presso il palazzo arcivescovile, è stato cordiale e familiare: mons. Forte ha espresso apprezzamento per il lavorofinora svolto dalle Acli sul territorio, ricordando alcuni deipassaggi significativi della storia dell’associazione in Italia e in particolare a Chieti, condividendo l’auspicio del presidente per un sempre più forte radicamento nel tessuto ecclesiale e socialediocesano, in particolare camminando con l’intera Chiesa locale per il Sinodo. 

 «La nostra associazione provinciale – ha commentato al termine dell’incontro il presidente Antonelli copre un vasto territorio che insiste su ben quattro diocesi, tra le quali quella di Chieti-Vasto è la più ampia e in cui insiste la maggior parte dei nostri circoli territoriali. Mons. Forte ci è stato particolarmente vicino in questo momento di transizione, partecipando con la sua parola di padre e pastore al nostro congresso provinciale del 20 gennaioscorso e accogliendoci oggi per questo incontro. 

Abbiamo fatto presente all’arcivescovo che le Acli della provincia di Chieti intendono marcare con maggiore intensità la propria presenza sul territorio, riconfermando e instaurando rapporti istituzionali tanto con le nostre realtà ecclesiali, quanto con le realtà istituzionali. Le Acli saranno sentinelle attente al dispiegarsi del dibattito pubblico, intervenendo con la nostra peculiarità, fatta di prudenza e concretezza. Abbiamo rinnovato a mons. Forte il nostro impegno a curare la nostra spiritualità, fonte della nostra azione, e ad essere vicini alle nostre associazioni di base, i circoli, la cui rete vorremmo anche estendere, convinti come siamo della bontà della nostra proposta associativa».