VASTO. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione in concorso ai danni del senatore di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi e dei suoi avvocati Massimo Manieri e Luca Meogrossi.
Le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla locale Procura della Repubblica hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico di quattro persone ora sottoposte alla misura cautelare di divieto di dimora in Abruzzo e Molise, così come stabilito dal giudice Anna Rosa Capuozzo che ha accolto la richiesta del pm Vincenzo Chirico.
Gli indagati sono C. V., avvocato 56enne originario di Napoli e residente a Vasto, per il quale è scattata l’interdizione dall’esercizio della professione Forense, che insieme a F. L. 78enne nato a San Paolo di Jesi, e residente a Cupello, avrebbe ideato il piano criminoso, con la complicità dei coniugi vastesi D. F. e F. B., rispettivamente di 59 e 58 anni. Gli indagati sono difesi dai legali Antonino Cerella, Angelo Tascone e Maria Angelica Argentieri.
La vicenda riguarda fatti avvenuti prima dell’elezione parlamentare e si riferiscono ad un procedimento esecutivo immobiliare sul pignoramento di un immobile, in atto nel 2017, e per il quale il senatore Sigismondi ricopriva allora il ruolo di consulente tecnico d’ufficio del tribunale di Vasto.
Un piano complesso volto ad estorcere somme di denaro, arrivate alla richiesta di oltre 8 milioni di euro, rispetto a fantomatiche violazioni della privacy per foto scattate all’immobile. Per il gip Sigismondi “ha agito nel pieno rispetto del suo ruolo”.