VASTO. I 9 imputati condannati faranno ricorso in appello contro la sentenza emessa dal tribunale collegiale a conclusione del processo nato dall’operazione Evelin, letta nell’aula magna del presidio vastese di giustizia dal presidente Bruno Giangiacomo, con i giudici a latere Stefania Izzi ed Elisa Ciabattoni (Leggi).
Oltre alle 9 condanne, 105 anni complessivi comminati, 11 le assoluzioni e un non luogo a procedere per morte dell’impianto, nonché confermata in gran parte l’impostazione data dal pm Stefano Gallo sull’esistenza di un’associazione.
La pubblica accusa aveva chiesto 24 anni per Denis Bimi e 20 per C. T., i due ritenuti al vertice dell’organizzazione. Il primo condannato a 22 anni e tre mesi, il secondo è stato invece assolto. I legali di Bimi, Antonello Cerella e Raul Pellegrini intendono impugnare quella sentenza di condanna ma anche la decisione dell’espulsione dall’Italia.
L’OPERAZIONE. Alle 3 di mattina del 30 ottobre 2018 più di 300 carabinieri, insieme agli uomini della guardia di finanza, partiti dal comando di Chieti, si erano mossi a Vasto e San Salvo per un’operazione che ha portato ad arresti e sequestro di ingenti quantitativi di droga, armi e contanti (Leggi).
Secondo la ricostruzione della procura gli imputati gestivano un traffico di stupefacenti provenienti dall’estero e destinato a rifornire il Vastese e il basso Molise.