giovedì 13 Febbraio 2025
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Cicloturismo: “Stazioni e treni vecchi, tra Vasto e Ortona è complicato spostarsi in bici”

VASTO-ORTONA. ““Devo muovermi  tra Vasto e Ortona per lavoro e volevo farlo in maniera più rilassata ed ecosostenibile con la bici, purtroppo è complicato, perché molti treni e stazioni ferroviarie non sono sufficientemente attrezzate

Con queste parole, che celano non poco rammarico, una cittadina ha segnalato a Vastoweb i problemi riscontrati nel servizio della “Trabocchi Line”.

Targata Trenitalia e Regione Abruzzo, l’iniziativa prevede da tutte le stazioni della linea Pescara-Termoli di poter portare la propria bici sui treni regionali che percorrono il tracciato ferroviario proprio adiacente alla Via Verde, così da incentivarne il turismo lungo la pista ciclabile sulla scia anche dell’ecosostenibilità.

Diversi treni non sono attrezzati per la salita delle biciclette, i gradini sono complicati anche per chi ha la sedia a rotelle. Per di più – ha proseguito – all’interno i vagoni sono dotati di ganci posizionati in alto. Io sono bassa per cui dovrei riuscire ad alzare la bicicletta oltre la mia testa e fissarla lì, purtroppo però il gancio si trova a quasi 2 metri da terra.”

Alla stazione di Ortona poi bisogna percorrere diversi gradini per passare da un binario all’altro. È un inferno scendere e poi salire e devi aspettare, se non sei allenato, che qualcuno ti aiuti. Ho incontrato dei turisti, mentre cambiavo binario, muniti di bici che anche loro  si lamentavano di questo servizio”, ha continuato  a riferire la cittadina a cui poi ha aggiunto: “L’assurdità sta nel fatto che questa linea è stata inaugurata per il turismo in bicicletta. Si legge una sponsorizzazione di un servizio che in realtà non c’è o che avviene di rado solo con alcuni treni. Vorrei anche unire il trasporto su gomma con quello su rotaie, ma purtroppo le stazioni non sono sempre ben collegate con gli autobus urbani e interurbani. Le uniche sedi attrezzate sono Pescara Centrale e Vasto-San Salvo”.

“Mi dispiace che siamo nel 2024, parliamo di mobilità sostenibile, dell’Agenda 2030 – ha infine concluso  la donna sulla propria esperienza –  e invece di facilitare questo tipo di trasporto, per questi problemi si incentiverà ancora una volta lo spostamento su gomma perché non è possibile in altro modo. Bisogna essere fortunati a prendere il treno giusto e questo non va bene. Forse era da  ritardare l’inaugurazione di questa linea così da avere tutti treni a norma”.