martedì 18 Febbraio 2025
Cerca

Risse in centro all’Aquila, bar chiuso per sei giorni

ABRUZZO. Aggressioni, schiamazzi e degrado nei pressi del parco del Castello dove, la settimana passata, si è anche verificata una rissa all’interno di un bar sfociata nella rottura di una gamba a danno di un avventore.

 Questi i motivi che hanno portato alla chiusura, per 6 giorni, del bar che si trova nei pressi del Castello.

Il provvedimento è stato notificato dalla Squadra Volante al titolare del locale pubblico un provvedimento, secondo la disposizione del Questore dell’Aquila, Enrico De Simone, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza, con il quale è stata intimata la chiusura. Un episodio, unito a un’aggressione registrata ieri con coltello alla mano che ha visto il ferimento di due giovani, che desta preoccupazione e anima il dibattito politico.

   “Privo di presidi sociali e culturali – incalza il Pd dell’Aquila – il centro storico sta diventando ‘terra di nessuno’ nella completa indifferenza di una amministrazione comunale interessata soltanto all’asse centrale e che sta lasciando in stato d’abbandono vicoli, piazze e parchi tutto intorno. Lo ripetiamo da mesi ci si dovrebbe preoccupare di curare gli spazi pubblici, di illuminarli e di restituirgli decoro; al contrario, ampie porzioni di centro storico, nelle ore serali, sono avvolte dal buio, sporche e prive di controllo”.

   “Condanniamo fermamente questi episodi che, per la loro ricorrenza, ormai, dimostra in maniera inequivocabile quali siano i frutti avvelenati della teoria immigrazionista di cui il centrosinistra si è fatto paladino nell’ultimo decennio – valuta invece il sindaco Pierluigi Biondi -. Le statistiche parlano chiaro: la maggior parte dei protagonisti di tali vicende di cronaca, infatti, sono stranieri fuori controllo che sono stati attirati in Italia, e in Europa, dalla propaganda dell’accoglienza senza limiti e oggi si ritrovano a fare i conti con una realtà dei fatti molto diversa da com’era stata dipinta e sfogano la loro frustrazione nel rigetto delle comunità che non riescono a integrarli”.

   “Per fortuna che, da due anni, c’è un governo che ha invertito la rotta – ha aggiunto – decreto flussi e reali opportunità per coloro che vengono qui per lavorare, porte sbarrate per chi pensa di minare la convivenza civile di città, come L’Aquila, che ha elevatissimi standard di sicurezza urbana.

   Questo grazie al lavoro del prefetto e delle forze dell’ordine che condividono la necessità di contrastare energicamente questi fenomeni. Come amministrazione stiamo facendo la nostra parte con il progetto di videosorveglianza che porterà a installare circa 1.000 nuove telecamere su tutto il territorio comunale, le iniziative di sensibilizzazione dei giovani alla legalità, vedi il Premio Borsellino, o ai rischi sull’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti con ‘Guida la tua vita’. L’Aquila è una città accogliente, basta ricordare le iniziative sulle marginalità, le nuove povertà e gli ‘invisibili’ ma per chi pensa di imperversare impunemente mettendo a rischio la serenità dei cittadini non ci sarà nessuna tolleranza”. (FONTE ANSA)