VASTO. 24 anni per F. K. e E. M., 22 anni per A. M., 12 anni per T.T.,A. X. e D. K., 11 anni per R. B., E. M. e D. S., 10 anni per E. K. e. V. G., 7 anni per B. B., E. L., S. G. e E. B. A e prescrizione per B. M.
187 sono gli anni che ieri mattina il Pm del tribunale di Vasto Giancarlo Ciani ha richiesto per i 15 imputati coinvolti nell’operazione “Ellenika”.
In totale furono 71 le ordinanze di custodia cautelare in Abruzzo decise dal giudice nel corso del traffico internazionale di droga proveniente dai Balcani (Leggi).
Nell’allora 2016 il magistrato decise in seguito alla richiesta del Procuratore Distrettuale Antimafia di L’Aquila, Fausto Cardella e del sostituto Procuratore Antonietta Picardi dopo un’articolata attività d’indagine delegata al Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri.
I reati contestati furono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e trasferimento fraudolento di beni.
Gli arresti furono in molte regioni dell’Italia e non solo come in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Sicilia nonché in Albania e Kosovo e appunto in Abruzzo. Qui 45 sono stati gli imputati che a Pescara sono stati condannati per un totale a 312 anni di reclusione, mentre a Vasto per 15 sono stati richiesti 187 anni.
Tra i legali difensori vi sono Marisa Berarducci, Danilo Leva e Fiorenzo Cieri che insieme ai colleghi delle altre regioni proveranno con le proprie arringhe ad alleggerire le pene richieste in occasione dell’11 settembre in cui è prevista la sentenza composta dal collegio dei giudici Bruno Giangiacomo, Silvia Lubrano e Stefania Izzi.