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mercoledì 18 Giugno 2025
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“L’ultima estate in paese”: a Vasto la presentazione del libro di Simonetta Tassinari

VASTO. Si terrà domani venerdì 19 luglio, alle 21:30 in Piazza Barbacani il nuovo appuntamento della rassegna culturale “Scrittori in piazza”.

Ormai giunta alla sua 31ª edizione, l’iniziativa in questo incontro vedrà l’autrice Simonetta Tassinari presentare il romanzo “L’ultima estate in paese” ed. Corbaccio in un dialogo insieme a Sara Del Vecchio.

SIMONETTA TASSINARI è nata a Cattolica ed è cresciuta tra la costa romagnola e Rocca San Casciano, sull’Appennino.

Vive da molti anni a Campobasso, in Molise, dove insegna storia e filosofia in un liceo scientifico.

Prima di scrivere La casa di tutte le guerre ha attraversato diversi generi, dalla sceneggiatura radiofonica alla saggistica storico-filosofica, dal romanzo storico al romanzo brillante, pubblicando, tra gli altri, per Giunti ed Einaudi Scuola.

Ha vinto il premio “Il Pungitopo” e il “Premio di narrativa italiana inedita”, e ha collaborato con giornali e riviste. Nel 2016 ha pubblicato La sorella di Schopenhauer era una escort (Corbaccio).

Vive in campagna con la famiglia, tre gatti e un cane.

“L’ULTIMA ESTATE IN PAESE”

In uno sperduto paese molisano di montagna, durante l’estate del 1975 giunge inaspettato un giovane straniero biondo, alto, a cavallo di un potente Kawasaki: il suo nome è Pierre Duchamp, di nazionalità belga, di professione architetto.

Pianta la sua tenda ai confini del parco pubblico. Nello zaino ha un manuale di puericultura italiano, stampato proprio in quel paesino, unica traccia della sua famiglia d’origine, e che gli è stato consegnato, una volta finiti gli studi, dalla madre superiora dell’orfanotrofio nei pressi di Liegi nel quale è cresciuto.

Con lui la gente del posto è gentile, ma evasiva, da una parte sembra volerlo aiutare, dall’altra sembrano tutti infastiditi se non allarmati dalla sua presenza. Gli unici a dargli una mano sono cinque liceali, cinque ragazzi a cui il paese va stretto e che sognano l’avventura.

Grazie a loro verrà alla luce una vicenda sconcertante, che risale al lontano passato di un’Italia ancora stremata dalla guerra quando, in una notte di febbraio del 1946, una malandata corriera piena di famiglie di emigranti proveniente dalla Sicilia e diretta verso le miniere belghe, si era fermata al paese per far scendere un uomo e la moglie con le doglie.

Dei due siciliani si sono poi perse le tracce, ma il loro passaggio ha lasciato in eredità una verità sconvolgente che investe tutta la piccola comunità.