VASTO. “Il comune non legifera né può fare deroghe. Se la regione cambia la legge allora il comune può prendere in considerazione l’ipotesi di consentirli. Per la normativa in essere è reato accendere i falò sulla spiaggia e si rischiano sanzioni penali e pecuniarie”.
A ribadirlo è il sindaco di Vasto Francesco Menna che vuole fare chiarezza su quello che in molti si stanno chiedendo in questi giorni prossimi al Ferragosto, soprattutto i più giovani.
“È vietato accendere fuochi in spiaggia, fare uso di fornelli a fiamma libera o ad energia elettrica sugli arenili, nelle cabine balneari o negli altri locali non autorizzati”, recita l’articolo 3 “Prescrizioni sull’uso delle spiagge” dell’ordinanza balneare regionale 2024.
La deroga deve, dunque, provenire dalla regione per questioni demaniali e di sicurezza poiché un fuoco in spiaggia non controllato non è consentito. In particolare a Vasto c’è un’ampia lingua di spiaggia di interesse comunitario dove vige il relativo regolamento: tra il porto e Vasto Marina, tra il porto e il comune di Casalbordino, cui si aggiunge tutta l’area Sic di Marina di Vasto.
L’ultima volta che grazie alla deroga aveva permesso all’ente locale di individuare una zona controllata risale al 2019. Per quella “Notte dei falò” l’area prescelta fu quella del Pontile. Ragazzi e ragazze trascorsero la notte vicino al fuoco ballando e cantando fino all’alba, e poi in acqua sotto le luci dei fuochi pirotecnici.