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martedì 1 Luglio 2025
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LFoundry: “Azienda ritiri decisione di non rinnovare contratti interinali”

ABRUZZO. La sospensione della decisione di LFoundry “di non rinnovare già da gennaio i 134 contratti interinali ad altrettanti lavoratori” è stata presentata questa mattina dall’assessore al Lavoro e alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, nel corso del tavolo regionale convocato per affrontare le tematiche industriali e occupazionali della multinazionale che produce semiconduttori e che da anni opera ad Avezzano.

“Questa regione – ha detto l’assessore Magnacca nel suo intervento – non può permettersi il lusso di perdere 134 posti di lavoro di addetti che da anni lavorano in azienda e che hanno acquisito competenze e professionalità specifiche. All’azienda abbiamo poi chiesto di riprendere le trattative con i rappresentanti sindacali per pervenire ad una decisione in grado di superare l’impasse nel quale ci troviamo”.

Convocato dall’assessore alle Attività produttive, al tavolo regionale hanno preso parte l’assessore regionale al Bilancio e Personale, Mario Quaglieri, i consiglieri regionali Massimo Verrecchia e Erika Alessandrini, il senatore Massimo Fina, i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Avezzano, i rappresentanti di LFoundry, i sindacati e le Rsu dello stabilimento.

“E’ necessario lavorare tutti insieme – ha aggiunto Magnacca – per superare questo periodo di transizione che purtroppo tocca anche un’azienda di questa importanza e rilevanza. Ci siamo ridati appuntamento al 3 dicembre subito dopo che l’azienda avrà incontrato nuovamente i sindacati”.

Di fase di transizione per almeno due anni ha parlato la LFoundry a causa di un mercato in continua evoluzione che ha portato alla riduzione di commesse, sottolineando l’intenzione di allargare il portafoglio dei prodotti. Questa situazione porta ad uno “scarico di lavoro” già dal prossimo gennaio. Dal canto loro i sindacati le Rsu hanno detto che l’azienda non ha fatto proposte alternative, chiedendo anche quale linea intende portare avanti per il “mantenimento economico del sito produttivo”.

Gli effetti di questa situazione, secondo i sindacati, potrebbero vedersi già da novembre con una riduzione delle buste paghe dei lavoratori. Da qui la richiesta di apertura di un tavolo di crisi in grado di governare il prossimo biennio e per poter utilizzare tutti gli strumenti di welfare lavorativo previsti dalla normativa.

“In questo momento – ha aggiunto l’assessore – la Regione svolge un ruolo politico teso ad evitare che si apra un tavolo di crisi, qualora questo non dovesse andare a buon fine utilizzeremo gli strumenti di legge tesi a tutelare i livelli occupazionali e la presenza dell’azienda sul nostro territorio. Ora nell’immediato – ha concluso l’assessore Magnacca – è importante comporre la questione prima che essa si trasformi in vertenza”. 

Oggi, 21 novembre, presso la sede della Regione Abruzzo, si è svolto un nuovo incontro per la vertenza LFoundry di Avezzano. Purtroppo, l’incontro si è concluso senza risultati concreti. La Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, Erika Alessandrini, presente al tavolo e il Consigliere Francesco Taglieri esprimono profonda preoccupazione per l’attuale situazione e manifestano piena solidarietà ai 134 lavoratori somministrati e alle loro famiglie, che stando a quanto confermato oggi dall’azienda, dal primo di gennaio 2025 resteranno senza lavoro.

“È importante che l’attuale proprietà di LFoundry faccia chiarezza sul futuro dello stabilimento di Avezzano” afferma Alessandrini “gli imminenti licenziamenti dei lavoratori somministrati sono un campanello d’allarme anche per i restanti circa 1.300 dipendenti e l’unanime richiesta di sospenderli è un atto di giustizia che non può essere ignorato” “È evidente che la crisi LFoundry non può essere circoscritta ad un problema locale marsicano” continuano i Consiglieri regionali Alessandrini e Taglieri, “Il Movimento 5 Stelle ha già chiesto con la Senatrice Gabriella Di Girolamo, in occasione del consiglio comunale straordinario di Avezzano dello scorso 13 novembre, che il Governo intervenisse attraverso il Ministero del Made in Italy su una crisi che coinvolge lavoratori e lavoratrici che provengono anche da altre regioni, come il Lazio o la Campania”.

“Allo stesso modo, chiediamo che la Regione Abruzzo svolga il suo ruolo istituzionale mettendo in campo tutte le attività che le sono consentite dalla legge, per scongiurare una crisi occupazionale e lavorativa che impatterebbe in maniera gravissima sulla seconda realtà industriale dell’Abruzzo in termini occupazionali. È una prospettiva che non possiamo assolutamente permetterci mentre tutto il tessuto industriale regionale, da Stellantis a LFoundry fino alla Magneti Marelli è a rischio di perdita di posti di lavoro”.

Il Movimento 5 Stelle Abruzzo continuerà a seguire con la massima attenzione gli sviluppi della situazione, auspicando che l’attuale proprietà di LFoundry si mostri responsabile e prenda decisioni che tutelino i lavoratori coinvolti nella crisi. “L’obiettivo delle istituzioni regionali e nazionali deve essere garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e delle condizioni contrattuali dei dipendenti, affinché possano continuare a lavorare con dignità e serenità” dichiara la consigliera Alessandrini.

Si è svolto questa mattina l’incontro convocato dalla Regione sulla vertenza dell’azienda di semiconduttori Lfoundry di Avezzano, alla presenza dei vertici aziendali e dei sindacati. Presente all’incontro anche il Senatore del Partito Democratico Michele Fina impegnato nel seguire ogni sviluppo della vicenda. Queste le sue dichiarazioni: “Prendiamo atto che dal tavolo riunito presso l’Assessorato alle attività produttive della Regione non emerge alcuna novità. L’azienda ha ribadito la sua posizione e confermato i licenziamenti, nonostante una generica volontà di proseguire con il dialogo. Ovviamente è un risultato insufficiente che lascia lavoratrici e lavoratori in balia degli eventi. Non possiamo consentirlo e ribadiamo ogni nostra richiesta già più volte espressa nei giorni scorsi: blocco dei licenziamenti, immediata convocazione da parte del Governo del Presidente del Cda Nabeel Gareeb, apertura urgente del tavolo di crisi. A questo dovrebbe aggiungersi una più netta linea di politiche industriali da parte del Governo in favore del settore strategico dei semiconduttori nonché a favore di misure agevolative per le imprese energivore in grado di abbattere i gravi costi energetici. Proprio in questi giorni è in discussione al Senato il DL Ambiente che tratta questa tematica anche attraverso alcuni emendamenti a mia firma per misure di sostegno e agevolazione. Faccio appello a tutti i colleghi parlamentari di centrodestra di unirsi alla nostra voce per ottenere immediati e risolutivi interventi. Anche rispetto alle richieste che l’azienda ha ribadito per la liquidazione di un finanziamento ministeriale di cui è beneficiaria ma tutt’ora sospeso e che la Sottosegretaria Bergamotto si era impegnata a sbloccare già nei mesi scorsi. Dobbiamo essere vicini ai lavoratori e crederci tutti, in modo unitario, a partire da chi oggi governa il Paese”.