sabato 18 Gennaio 2025
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“Nella finanziaria il Governo ignora il payback dispositivi medici, a rischio 2mila aziende”

“L’allarme delle aziende del biomedicale” 

ABRUZZO. Lo strumento del payback dispositivi medici è stato fin da subito contestato dalle imprese del settore che hanno ritenuto inaccettabile che debbano essere le stesse imprese private a ripianare una parte dei debiti per l’acquisto dei dispositivi medici accumulato dalla pubblica amministrazione, che, per inciso, ammonta a circa 2,1 miliardi di euro, poi ridotto al 48%, per le sole annualità dal 2015 al 2018.

In altre parole, un tentativo da parte dello Stato di ribaltare sulle aziende private i propri debiti.

Ivan Pantalone, Presidente ASFO Sanità Abruzzo-Molise e Vicepresidente Nazionale FIFO Sanità: La decisione del governo di non affrontare questo problema nella manovra finanziaria ci lascia profondamente delusi ed amareggiati. In assenza di una rapida soluzione, le conseguenze saranno catastrofiche: il fallimento di circa 2.000 aziende, il licenziamento di 190.000 lavoratori (dati Nomisma) e ciò comporterà enormi problemi nellapprovvigionamento di dispositivi medici essenziali per erogare le prestazioni sanitarie.

In uno scenario del genere, – prosegue Pantalone – le ripercussioni andranno a gravare sui pazienti che si troveranno senza accesso a tecnologie e cure indispensabili.

Il comparto dei dispositivi medici è fondamentale per ladeguato funzionamento del sistema sanitario e lassenza di interventi significativi, volti ad abolire questa assurdità normativa, comprometterà lintero equilibrio del sistema.

Una riflessione approfondita e un intervento mirato sono quindi urgenti, per evitare che una crisi economica e sanitaria si traduca in danni irreparabili per le imprese, per i pazienti e per l’intero Sistema Sanitario Nazionale.