SULMONA. Al grido di “la Marelli non si tocca” è partito questa mattina il corteo di protesta a difesa della fabbrica peligna.
Circa 500 tra operai e sindacalisti si sono dati appuntamento alla Villa Comunale con bandiere, striscioni e fumogeni per marciare verso il Comune di Sulmona dove si è tenuto il consiglio comunale straordinario.
In piazza anche i 44 operai della Sodecia di Raiano e i 24 di Service Sky, legati alla crisi del settore automotive.
“È un chiaro segnale per dire alla politica che noi esistiamo e ci siamo”- tuonano Andrea Di Meo e Luca Casasanta, due RSU aziendali.
A gestire il corteo, che ha attraversato il centro storico, le forze dell’ordine. Una delegazione di operai ha preso quindi parte all’assise civica mentre il resto sta presidiando il Municipio.
Nel corso dell’assise è stato approvato un documento che impegna le istituzioni ad inserire il settore automotive nell’area di crisi complessa e stanziare parte dei 6 miliardi di euro postati da Stellantis per lo stabilimento di Sulmona. (FONTE ANSA)
”Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Magneti Marelli di Sulmona che stamattina sfilano in corteo nella città peligna per sensibilizzare le istituzioni e salvaguardare i propri posti di lavoro.
Lo stabilimento attualmente occupa 460 persone ed è il sito industriale più importante del comprensorio. Essendo legato a Stellantis, negli ultimi mesi ha subito i contraccolpi della crisi che sta attanagliando l’impianto della Val di Sangro e così sono scattati dapprima gli ammortizzatori sociali e poi gli esuberi, che da 85 iniziali sono diventati 147 nella recente revisione. A questo si aggiunga che sono diverse le lavorazioni e le linee di produzione internalizzate dalla Sevel e sottratte alla Marelli, determinando una dinamica di svuotamento di commesse e produzione dello stabilimento peligno che ci preoccupa molto.
Il Partito Democratico è stato e sarà sempre con le maestranze della Magneti Marelli e di tutto l’indotto nell’azione di stimolo alle istituzioni affinché facciano sentire la propria voce sui tavoli sindacali. Il sito sulmonese è fondamentale per l’economia della Valle Peligna e non può essere ridimensionato né tantomeno chiuso”.
Questo il commento di Daniele Marinelli, segretario regionale del Pd Abruzzo, Tiziana Di Renzo, presidente regionale del Pd Abruzzo, dei parlamentari e dei consiglieri regionali del Pd Abruzzo.
“Il Consiglio comunale straordinario di Sulmona tenutosi questa mattina ha visto la grande partecipazione di operai, RSU, organizzazioni sindacali e rappresentanti delle istituzioni. Non possiamo che ritenerci soddisfatti del rinnovato impegno della classe politica abruzzese e del richiamo all’unità recentemente arrivato da alcuni esponenti del centrodestra.
Li stavamo aspettando, verrebbe da dire, ma preferiamo sorvolare.
Abbiamo il dovere politico e morale di adoperarci per tutelare gli operai della Marelli, le loro famiglie, l’indotto. Noi lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo.
Consapevoli dell’importanza socio-economica della fabbrica di Sulmona per l’intero territorio abruzzese, oggi siamo a un punto di svolta: c’è da essere fermi e uniti nelle iniziative a difesa dei 460 lavoratori che vivono da anni nell’incertezza. L’obiettivo è dare loro delle garanzie di lungo respiro, la tranquillità di un lavoro sicuro e dignitoso, il rispetto dei loro diritti. Oggi la politica abruzzese ha risposto compatta, con senso di responsabilità e dovere, consapevole che questi obiettivi potranno essere raggiunti solo pretendendo la presenza e il confronto con la grande assente di oggi: la proprietà Marelli. È doveroso che l’azienda chiarisca quali siano le prospettive, le eventuali strategie di riconversione e quale futuro attende i lavoratori grazie ai quali i risultati economici sono sempre stati importanti. A mancare sono stati gli investimenti di ammodernamento delle linee produttive che avrebbero garantito stabilità e una maggiore capacità di reazione ai cambiamenti del mercato. Per questo sarà fondamentale analizzare il nuovo piano industriale.
Come deliberato dal consiglio straordinario, si convochi immediatamente un tavolo regionale guidato dal Presidente Marsilio senza escludere che la vertenza della Valle Peligna Marelli, alla quale si aggrega quella di Sodecia Raiano, possa essere trattata a livello nazionale sul tavolo del MIMIT dove, grazie alla sinergia con il ministro Urso e soprattutto della presidente Meloni, forte della sua elezione nel collegio aquilano, siamo certi di poter raggiungere i risultati da tutti auspicati oggi.
Il Movimento 5 Stelle ha fatto la sua parte e continuerà a farla, portando la voce dei lavoratori dei metalmeccanici della Valle Peligna in tutte le sedi istituzionali fino al parlamento europeo dove possono essere prese decisioni di più ampia portata per la crisi che investe tutto l’indotto europeo”.
Così in una nota la senatrice 5 Stelle di Girolamo, la consigliera regionale Erika Alessandrini e il capogruppo in consiglio comunale a Sulmona, Angelo D’Aloisio che ringraziano il Sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, per la concreta sintesi che è stato in grado di formulare a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del territorio della Valle Peligna